Haiti – Crociere e terremoti

A seguito della notizia pubblicata da Roberto Di Nunzio (*) sul proprio spazio di Facebook relativa allo sbarco di turisti in Haiti e del grande numero di commenti sviluppatisi, ho inviato una email di richiesta di chiarimenti alla Royal Caribbean, attraverso il servizio disponibile sul loro sito.
Mi ha risposto il loro ufficio di Genova, con una lettera molto garbata e di notevole lunghezza per essere istituzionale. La stessa lettera, per voce della Sig.ra Giorgia Montorsi, Operations manager della compagnia di navigazione, è servita come base per una nota inviata poi ai giornali e pubblicata sul loro sito (**).


La compagnia mi ha anche fornito, durante il conseguente scambio di email, un articolo relativo alla intervista sulla Unione Sarda ad uno dei passeggeri della nave Independence che ha effettuato lo scalo a Labadee, a circa 170 km dalla capitale Port-au-Prince (***). Nell’articolo la testimonianza del passeggero disegna una serie di eventi più dettagliati, e in definitiva si spiega che la compagnia è stata invitata dalle autorità di Haiti ad approdare comunque, anche per portare degli aiuti in cibo, nonostante in un primo tempo il comandante avesse escluso la tappa. La compagnia avrebbe anche sbarcato degli arredi (sdraio, lettini) utili per ospitare i feriti negli ospedali.
Resta lo stridore tra la posizione dei turisti sbarcati, che hanno fruito dei servizi, e lo stato di più 2 milioni di persone senza cibo e riparo da diversi giorni. Possibile che non si sia riusciti a trovare un modo ancora più adatto per usare una nave in questa situazione?.
* http://www.facebook.com/notes/roberto-di-nunzio/haiti-il-dramma-infinito-della-tragedia-di-un-popolo-non-ferma-lorrore-dei-turis/255059128067
** http://www.royalcaribbean.it/news/news.htm
*** http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20100121&Categ=7&Voce=1&IdArticolo=2419846
(Stefano De Pietro)