Equivoci – Sbaglia il tutor non l’anagrafe

Nei giorni che precedono l’ultima data utile per la consegna del piano di studi universitari, l’attività del tutor diventa frenetica: via uno studente e subito si siede un altro e avanti così per tutto il turno; a volte anche oltre. Con le gambe anchilosate e gli occhi in fico, dopo tre ore passate a smanettare al computer e a rassicurare matricole (con un molestissimo tono paternalistico che detesto), mi alzo per chiedere un codice allo sportello dello studente. Torno in postazione e, appena alzo lo sguardo per stimare i ragazzi ancora in attesa, lo vedo: il più sublime dei fondoschiena (lo so, “culo” rende meglio, ma non sta bene) che abbia mai avuto il privilegio di contemplare. Distolgo lo sguardo, per non passare da erotomane e torno allo computer: il tempo di inserire il codice… Forma rotonda, piena ma non sporgente. Lo studente al quale cerco di compilare il piano di studi mi parla; provo a concentrarmi … Consistenza marmorea; i capelli, fluent i di un bel colore fulvo, quasi lo sfiorano. Arriva finalmente il suo turno. Si accomoda mentre io cerco di assumere un contegno decoroso. I tratti del viso non sono troppo delicati e magari il trucco è un po’ troppo, ma ci sono i suoi gesti e il tono quasi impercettibile della sua voce: una femminilità calda, rassicurante.


Pochi minuti di conversazione e la timidezza è superata. La voce è più alta e il tono deciso, a momenti con un timbro profondo. Mi porge infine il libretto universitario: bisogna inserire al computer il numero di matricola. C’è un errore – ti hanno immatricolato col nome di battesimo sbagliato; è al maschile, le dico. Mentre sento ancora la mia voce, capisco.
Sorride e generosamente; non mi umilia. Arrossisco con gratitudine e dimessamente compilo. Mentre se ne va sospiro. Guardo ancora una volta quel fondoschiena e mi sorprendo a riflettere su quanto sia labile la mia identità sessuale.
(The Pupil)
Lettere
Il pezzo di “The Pupil” a proposito dell’uso-abuso del telefonino (OLI, n. 122) ha spinto vari lettori a scriverci. Pubblichiamo sul nostro sito (www.olinews.it/mt/pub/lettere.pdf) due delle mail ricevute; esemplari – ovviamente – delle parti in causa.