Carige/1 – Se i controllori bancari sono tra i controllati

Minacciare querele e denunce per aggiotaggio per scagionarsi dalle accuse non paga. Se qualcuno voleva una conferma, l’ha trovato sul Corriere della Sera e su il Sole 24 Ore del 23 novembre scorso (servizi ripresi il 24 da Repubblica-Lavoro). Sul Sole O. Carabini (“Se l’indipendente diventa manager”) scrive:”Quello delle banche quotate italiane sembra il paradiso della corporate governance. Con tanti bravi professionisti “terzi” a vigilare sulla attività del management, a evitare l’insorgere di conflitti di interessi, a tutelare tutti gli azionisti (non solo quelli di maggioranza), a verificare il profilo dei rischi e il rispetto dei requisiti patrimoniali. Purtroppo però c’è qualche ombra che oscura questa situazione apparentemente idilliaca. Troppo spesso gli amministratori definiti indipendenti ricoprono importanti cariche in società controllate dalla banca capogruppo… Così come è un’ombra la partecipazione degli ammin istratori indipendenti al comitato esecutivo della banca e quindi il loro coinvolgimento diretto nella gestione”.


E tanto, per essere più chiari, aggiunge: “E’ singolare peraltro che siano qualificati come indipendenti personaggi che all’interno della banca sono il management. Basta pensare a Giovanni Berneschi e Ferdinando Menconi, presidente e consigliere di Carige…”.
Più insinuante il Corriere: “Carige, l’Isvap e il consigliere Scandroglio. Il coordinatore regionale di Forza Italia e quel filo con il capo delle assicurazioni del gruppo”. Michele Scandroglio nominato da Scaiola coordinatore di Forza Italia in Liguria – scrive M. Gerevini – è anche consigliere dell’Isvap (a 90 mila euro l’anno), l’Autorità che in Italia vigila sulle assicurazioni e che in queste settimane sta conducendo una ispezione sulle società del gruppo Carige (di cui il fratello di Scaiola è vicepresidente!).
“Li abbiamo chiamati noi”, avevano dichiarato Berneschi e Menconi. Non è vero hanno replicato all’Isvap! Ma non si tratta di sapere chi dice la bugia. La cosa importante è che Scandroglio occupa anche altre poltrone: ad esempio nella Salt (autostrada ligure toscana) di Marcellino Gavio che è anche un grosso azionista di Carige, e nella meno nota A&T, una società privata che si occupa di gestione del credito. Di questa società era una importante azionista la moglie di Menconi fino a quando vendette tutto a una finanziaria lussemburghese – azionista di maggioranza (60%) della società – posseduta da società schermo di Panama e Isole Vergini ma con domicilio fiscale a Genova. In attesa di saperne di più sul titolare del pacchetto di maggioranza resta il fatto che il profilo di Scandroglio, sicuramente adatto ad un coordinatore di Forza Italia, non sembra compatibile con quello di un ispettore dell’Isvap che vigila sulle attività assicurative di Carige.
(Manlio Calegari)