Foreign Affairs. Prevedere nuovi Irak contro il terrorismo
Per Berlusconi (già qualche settimana fa) era fatta! 1) Entro quindici giorni un governo iracheno interinale; 2) entro il 20 giugno una seconda risoluzione ONU; 3) il 1° luglio il passaggio dei poteri al suddetto governo (sovrano, ma senza poteri); 4) al più presto una conferenza internazionale;
5) in autunno una costituente (con mille e più membri); 5) all’inizio del 2005 libere elezioni generali. Voilà! Avrebbe potuto anche aggiungere: 7) entro aprile totale ricostruzione del paese; 8) nel 2008 le Olimpiadi a Baghdad. Ma non l’ha fatto perché non è uomo da promesse o impegni avventati. Comunque, questa efficace semplicità programmatoria dimostra come egli sia entrato in perfetta sintonia con il Bush-pensiero.
La prova mi è fornita dall’autorevolissima e ufficialissima rivista “Foreign Affairs”, che nel suo recente numero di febbraio risolve con altrettanta sbrigativa efficacia il pericolo del terrorismo atomico. Come? Semplicissimo: 1) USA e Russia formino un “Organismo Internazionale di Sicurezza” e impediscano agli stati terroristi di dotarsi di armi atomiche e di loro componenti; 2) una “Campagna di Pulizia Globale” requisisca entro dodici mesi – presso le nazioni sospette – il materiale fissile in loro possesso, identificato grazie a severe ispezioni: con trattati multilaterali, se possibile, altrimenti con la forza; 3) impedendo così che altre nuove nazioni si dotino di armi nucleari.
Il terzo punto riguarda in particolare la Corea del Nord, e a sua volta si articola in alcune semplici fasi: 1) Bush deve convincere Putin e il cinese Hu Jintao che la Corea del Nord è un pericolo, e che va forzata a negoziati bilaterali (con gli USA); 2) in questi negoziati si deve garantire a Kim Jong Li, dittatore coreano, che avrà salva la vita a patto che smantelli il proprio arsenale; 3) ove la Corea del Nord rifiuti si dovrà minacciarla in tutti i modi; 4) ove le minacce non bastino, si dovrà ricorrere a un intervento armato preventivo, onde impedire alla Corea del Nord di fornire armi atomiche a Al Qaeda: con il che si risolve il problema di partenza.
(Annoto che il tutto non è stato reso in veste comica dal sottoscritto, come si potrebbe sospettare conoscendomi. Anzi: la lettura per esteso dell’articolo, firmato Graham Allison – Professore di qui, Direttore di là, eccetera eccetera – è infinitamente più divertente (e tragica). Il “pezzo” è comunque a disposizione – via fax – di chiunque me lo chieda al mio e-indirizzo: luigi.lunari@libero.it).
(Luigi Lunari)