Urbanistica – Agli Erzelli le idee urtano gli affari
Percorso travagliato quello del parco scientifico tecnologico sulla collina degli Erzelli. Il progetto Leonardo, il Technology Village promosso dal Renzo Piano e Carlo Castellano che prevede di sostituire le migliaia di container accatastati sulla spianata della collina con un centro di scienza e tecnologia avanzata, è in continua trasformazione.
Un iter complesso, interessi contrapposti hanno già provocato numerose polemiche e l’uscita clamorosa di Renzo Piano dal progetto. “Gli Erzelli sono come il monte Olimpo per Genova. Sulla sommità io avevo progettato i centri di ricerca, l’università, gli incubatori di aziende, e certo anche un 30% di abitazioni (il progetto originario ne prevedeva un 5%, nda), tutto circondato da un grande prato che guardava il mare e la città. Ma poi si sono messi d’accordo con un costruttore che vuole circondare il prato con villette vista-mare. Me ne sono andato”, ricorda l’architetto. “Piano aveva in mente un progetto finanziato in gran parte con soldi pubblici, ma il governo soldi non ne ha più. Per finanziare Leonardo c’è bisogno di cambiarlo, ma senza stravolgerlo, risponde Castellano (Repubblica, 20 marzo). Compito arduo, ma non impossibile se a vegliare c’è la pubblica amministrazione che con la massima chiarezza e trasparenza garantisce il rispetto delle linee guida del p rogetto.
Pochi giorni prima, il consiglio della facoltà di Ingegneria aveva approvato il trasferimento agli Erzelli. La delibera era stata accolta con evidente soddisfazione da parte di Regione, Comune e Provincia e dalla società che porta avanti il progetto perché l’insediamento di Ingegneria agli Erzelli era un elemento fondamentale del programma di riqualificazione urbana dell’intero Ponente. La delibera della facoltà, benché presa a larghissima maggioranza, era accompagnata da non poche preoccupazioni. Implicava, secondo Gianni Vernazza, preside di Ingegneria, abbandonare la vecchia ipotesi di trasferirsi all’Hennebique “che è una certezza sia pure insufficiente ad accogliere tutta la facoltà”, mentre l’Erzelli “è una sfida tutta da vincere” (quotidiani del 10 marzo).
I dubbi devono essere aumentati perché ora sembra che Ingegneria faccia un passo indietro. Per trasferirsi agli Erzelli “il preside Vernazza e i suoi chiedono garanzie e assicurazioni. Su molti particolari. Il polemico addio di Renzo Piano e i cambiamenti sopravvenuti nel progetto – meno tecnologia, più abitazioni e commercio – lasciano interdetti gli ingegneri” (Repubblica, 20 settembre).
Le dichiarazioni del giorno successivo dell’assessore comunale all’urbanistica, Bruno Gabrielli, non sembrano aiutare a fugare queste preoccupazioni. Così sul Corriere Mercantile del 21 settembre si legge: “L’idea è che le residenze si affaccino sul parco che sarà creato sul piano della collina…Dietro le abitazioni, e integrati con queste, ci saranno i laboratori dell’università e gli insediamenti produttivi nonché la strada. Sarà quindi lasciata libera da costruzioni la parte della collina che si affaccia sul mare. Il fatto che le abitazioni si affaccino sul parco consentirà di avere un controllo anche notturno sul sito”.
(Oscar Itzcovich)