Ferrovie/2 – Turisti distratti? Giù dal treno
Sul treno per La Spzzia.z sento ad un certo punto un certo clamore, voci agitate parlanti inglese e uno stentoreo “Biglietto no good, biglietto no good. Scendere! Scendere!” ripetuto categoricamente da un giovane controllore molto investito del ruolo che con decisione fa scendere a Nervi un gruppetto di turisti stranieri perplessi e confusi.
Quando il treno riparte gli chiedo che cosa è successo, e mi spiega che i biglietti in realtà erano “good”, ma non erano stati “obliterati”. I turisti lo dovevano sapere. Nessuna scusa per la differenza linguistica: chi viene in Italia deve sapere l’italiano. Scendo a Santa Margherita e vedo un altro gruppetto anglosassone pizzicato un po’ dopo ed estromesso senza pietà dal treno.
Al ritorno a Principe faccio una verifica percorrendo binari, sottopassaggi e biglietteria: nessun cartello spiega ormai più – in nessuna lingua – il tassativo obbligo di timbrare i biglietti alle macchinette gialle, pena elevate multe (50 euro) o espulsione dal treno. Solo la piccola scritta ticket validation riportata sulle macchinette gialle può suggerire ad un turista molto attento che da noi vige questa usanza.
(Paola Pierantoni)