Nuove tecnologie – A pizzicare gli ecomostri ci pensa il satellite
L’assessore all’urbanistica Ruggeri – che dopo l’intervista rilasciata il 2 agosto Repubblica-Lavoro era stato risarcito dalle precedenti critiche (ivi, 7 agosto) dal responsabile delle pagine locali ha lanciato, il 13 settembre, dalle colonne del giornale del centrosinistra, un nuovo proclama. Un piano per smascherare gli ecomostri.
Le foto dall’alto documenteranno in modo inequivoco abusi e obbrobri sulle coste liguri. “Con questo nuovo sistema, dice Ruggeri, chi sgarra sarà subito pizzicato…” E’ stato abbandonato, spiega l’assessore, il sistema delle fotografie zenitali “perché in quelle, se un palazzo di 6 piani diventa di 12 è impossibile accorgersene”. Invece con il nuovo sistema di fotografia i misfatti verranno chiariti in pochi istanti e – lascia intendere – perseguiti. Della serie: l’elettronica al servizio della informazione e della democrazia. Quanto costerà? Quale e di chi è la società incaricata del miracolo? E i comuni, i loro assesso rati, i loro vigili urbani che cosa ci stanno a fare? E poi cosa vuol dire “sgarrare”? Costruire di nascosto? Ma la nuova città sorta a Sestri Levante sulle rovine della ex Fit la stanno costruendo in pieno giorno… L’assessore non spiega ma lascia capire che col suo nuovo sistema i cattivi saranno messi in riga. Tra l’altro aggiunge “stiamo rimettendo mano al piano paesistico ormai vecchio di 16 anni”. Chissà se 16 anni per un piano paesistico sono tanti o pochi? Possibile che i compagni del suo partito e i tecnici che a suo tempo l’hanno prodotto non abbiano qualcosa da dire? Boh. Il fatto è che ormai tutti si sono convinti che il partito del cemento ha solidi legami col centro sinistra, e se ci voleva una conferma è venuta, proprio in queste ultime settimane. Dopo che due giornalisti di Repubblica Marco Preve e Ferrucio Sansa avevano pubblicato sul numero di Micromega uscito venerdì 7 luglio e poi su Repubblica del 11 luglio un pezzo di pesante e circostanziata denuncia sul malaffare edilizio in Liguria, sulla questione è caduto il silenzio. Poi in risposta alla denuncia che i due avevano fatto della “rete di rapporti politici, finanziari, di potere… che lega insieme amministratori e onorevoli di destra e di sinistra, imprenditori onnipresenti e dalle molte bandiere” è arrivata l’intervista a Ruggeri (2 agosto) è il diploma fornitogli da Il Lavoro (7 agosto). Traduzione ad uso del popolo: se di cemento si continuerà a discutere lo si farà solo in modo “politico” o “accademico” ma niente nomi, per carità. Proprio come ha fatto l’ex senatore del PCI Urbani a cui su Repubblica il Lavoro del 14 settembre sono state offerte 2 intere dense colonne perché potesse scrivere che la vera questione è “chi debba decidere dell’uso del territorio”. E pensare che nessuno se n’era accorto.
(Manlio Calegari)