Giornali – Un calcio alla libertà di stampa
Gratificante e motivo di soddisfazione aver vinto il campionato mondiale di calcio. Ma questo non basta per superare il difficile momento attraversato dal nostro paese dopo la parentesi cabarettistica targata “azzurro” e “Forza Italia” che si è sommata ai vizi strutturali di una parte del nostro paese. Almeno questa vittoria comportasse una moratoria nel riallineamento ai parametri comunitari per ripianare il dissesto provocato dal “governo ad personam”, dalle “smanie separatiste” e dalla “finanza creativa”!
Anche “La Repubblica”, come già per precedenti eventi ed in competizione con gli altri quotidiani, ha dato molto spazio alla vittoria italiana: 29 pagine più la cronaca locale.
Passa così quasi inosservato, nei “Commenti” (pag. 30) l’autodifesa di Giuseppe D’Avanzo:”Il giornalismo della maldicenza”. Il giornalista, dopo i servizi fatti a suo rischio e pericolo, prende la penna per sottolineare l’ambiguo comportamento del “Corsera”, che ieri non solo ha preso sul serio le argomentazioni addotte da Farina quale crociato e patriota, ma ne ha santificato le ragioni, passando sotto silenzio il fatto che questo personaggio, noto ai più per le sue comparsate televisive, fosse a libro paga dei Servizi Segreti (SISMI) “per mettere a mal partito le Istituzioni (Palazzo Chigi e Procura di Milano)”
Dall’articolo traspare l’amarezza del giornalista. La professionalità dei giornalisti e la libertà di stampa non sono più importanti, per il nostro paese, della vittoria di un campionato di calcio, se pur mondiale? La risposta spetta prima di tutti ai c.d.r. Vedremo.
(Vittorio Flick)