Processo G8 – La doppia veste della poliziotta
Udienze 3 e 4 maggio. Nella mattina di mercoledì la prima a deporre è una dirigente del Comune di Genova. Si è occupata di mettere a disposizione locali e beni per il Genoa Social Forum, all’interno dell’edificio scolastico Diaz, attrezzando di strutture informatiche anche altre postazioni utilizzate dal Genoa Social Forum.
E proprio di queste strutture, in modo particolare dei computer, ricorda lo stato in cui le ha recuperate il giorno successivo al blitz della polizia nella scuola: molte mancavano, altre erano state distrutte con violenza. Le testimonianze successive sono quelle di alcuni infermieri e di un medico di guardia, tutti in servizio la notte del 21 luglio 2001 e giunti a prestare la loro opera nella scuola. Al loro arrivo la polizia era già intervenuta e molte delle persone che stavano nella scuola recavano ferite, traumi e fratture.
Udienze 10 e 11 maggio. Uno degli interventi più rilevanti di queste due giornate è sicuramente quello di Riccardo Chartroux, giornalista di RAI 3. Gli viene mostrato un video – andato in onda sul Tg3 – dove si vedono corridoi lungo i quali sono seduti a terra molti ragazzi, e, benché egli non abbia assistito personalmente ad episodi di costrizione, è chiaro – come sottolinea lui stesso – che è proprio la costrizione l’unica spiegazione al fatto che fossero tutti lì seduti e non avessero già abbandonato la scuola, cosa di cui sembrava invece avessero una gran voglia! A rendere ancora più palese il reale stato delle cose è la richiesta di una ragazza al giornalista di non andare via, così nessuno le avrebbe fatto del male. Successivamente un poliziotto, rivolto a lui e all’addetto alle riprese, gli intima di allontanarsi perché c’era un’operazione in corso e quando Chartroux chiede ad un poliziotto di parlare con un responsabile, questo gli risponde che non sa chi fo sse il responsabile, nonostante ci fossero presenti diversi dirigenti.
Nel corso della mattinata colpisce un aspetto descritto da un altro testimone, un operatore del Tg3. Infatti egli riconosce tra gli agenti di polizia presenti nella scuola la stessa donna che, il giorno prima, aveva visto nel corteo dei pacifisti, ma questa volta sotto le vesti di una manifestante.
(Alessandra Massa)