Lettere – Un giornalismo di straforo
Cara redazione, ha ragione l’amico di Manlio Calegari di dire che responsabile della malainformazione è, oltre il berlusconismo, la bassa qualità del giornalismo italiano, resa ancor più miserevole dall’antica “pratica occupatoria” dei partiti. Ma non è affatto vero che noi ce ne siamo accorti solo ora, dopo aver ingenuamente creduto che l’unico pericolo venisse “dal progredire di Berlusconi nel controllo dei media”.
Al contrario, lo abbiamo sempre saputo e fin dall’inizio abbiamo considerato la debolezza morale e intellettuale del giornalismo professionale italiano – pari solo a quella della politica professionale italiana – non un effetto, ma una delle precondizioni del berlusconismo. E’ per questo che, senza mai rinunciare a richiamare giornalisti e politici di professione ad un qualche, sia pur modesto, senso di responsabilità, abbiamo alla fine deciso di varare la Newsletter, una forma (tra le tante possibili) di giornalismo fai-da-te da affiancare (se non da contrapporre) al lagrimevol e giornalismo dei professionisti. Non abbiamo inventato niente: che altro hanno fatto in questi anni, ciascuno a suo modo, i Travaglio, i Grillo, le Guzzanti? E l’unica trasmissione giornalistica decente della RAI, Report, non è forse, anche lei, un prodotto fatto in casa e quasi di straforo, proprio come la nostra Newsletter? Aggiungerei che noi dell’OLI non siamo propriamente giornalisti ma semmai lettori di giornali. Non produciamo notizie: le rubiamo a chi ha i mezzi per produrle e per nasconderle e le rilanciamo nel circuito dell’informazione. In più, abbiamo scelto la cronaca locale, che, per la disattenzione dei proprietari o dei direttori dei mezzi di informazione, offre spesso, come una ricca discarica di notizie, dei buoni materiali di risulta. Il centesimo numero è un bel traguardo raggiunto. Potremmo onorevolmente chiudere qui la nostra impresa. Vale la pena continuare? I 4327 lettori della Newsletter che con un clic potrebbero disdire l’abbonamento sembrano dire di sì.
(Claudio Costantini)