Proposta di legge – Chi vuole davvero un’altra Tv

“L’opposizione di sinistra – ds, margherita, rifondazione comunista, comunisti italiani, verdi, oltre ai molti altri entusiasti del progetto – ha depositato una proposta di legge per la modifica del servizio pubblico televisivo. Dopo anni di reti lottizzate, di nomine politiche, di informazione di parte, la sinistra unita ha deciso che inaugurerà il proprio governo con una legge progressista, tanto più necessaria dopo i cinque anni passati, in cui il soffocamento dell’informazione e della satira hanno spento il sorriso dei telespettatori. Questa legge è il frutto di un percorso di crescita che ha reso i partiti consapevoli delle loro vere competenze ed ha permesso di fare un passo indietro rispetto al controllo politico sulla tv pubblica del paese.


Di ispirazione europeista, questo progetto di legge vuole restituire agli italiani che pagano il canone ciò che è loro. Come in Spagna, in Germania e in Inghilterra un consiglio di 21 tecnici a maggioranza provenienti dalla società civile (11) e in minoranza provenienti dalle istituzioni (10) nominerà un cda RAI di cinque consiglieri selezionati attraverso concorsi pubblici sulla base di criteri di professionalità e di indipendenza, con funzioni esclusivamente gestionali, per restituire ai cittadini un servizio televisivo davvero obiettivo. Adesso passiamo ad un altro servizio…”
“Ma che hai detto?”
“Come che ho detto? Ho detto quello che mi hai passato…”
“Ma non è vero che la proposta di legge è presentata da tutta la sinistra …”
“Ah no? Non è di tutta l’opposizione?”
“No! No! Hai detto una sciocchezza! E’ una proposta di legge popolare del Comitato Per Un’altra TV che sta raccogliendo in tutto il paese le firme…Minimo cinquantamila!”
“E gli altri non l’hanno sottoscritta…?”
“No. L’hanno sottoscritta solo i Verdi. Beh anche artisti, attori, giornalisti…”
“Ma io pensavo che ci fosse un refuso…”
“Infatti tu pensi e aggiungi! Ed io devo rettificare…”
Ipotesi di un dialogo possibile per una proposta di legge che fa molta fatica a trovare adesione nei partiti e spazio su quotidiani e TV.
A Palazzo Ducale, venerdì 17, insieme a Cristina Morelli e Tana De Zulueta dei Verdi e presidente del Comitato Per Un’altra TV, la piccola sala era piena di gente. Chiunque avesse il desiderio, seppur minino, di cambiare le cose firmando, è invitato ad andare sul sito www.perunaltratv.it per mettersi in contatto con i referente della propria città.
(Giulia Parodi)