Quote d’ingresso – Anche manager extra, ma senza coda
Li abbiamo visti fare code dall’alba, rifocillati da volontari. Autorganizzarsi, stabilendo il numero d’ingresso nell’ufficio postale prescelto. Così in centro come in periferia.
I nostri politici si sono premurati d’avvisare: non di sanatoria si tratta, ma di quote di forza-lavoro prestabilite. Chi perde, perché non ha raggiunto lo sportello per tempo (i primi otto minuti dopo le 14.30), sarà ricacciato ai margini, nascosto alle luci della ribalta, clandestino.
Numeri al ribasso rispetto alle braccia necessarie per mandare avanti la 7a potenza occidentale, come lamenta l’assessore al lavoro e alle politiche migratorie della Liguria Enrico Vesco, intervistato da Cinzia Gubbini (Il Manifesto, 14 marzo): “Io ne avevo chiesto 7.500 (lavoratori stranieri). Il numero esatto era 9 mila, ma mi rendevo conto che erano troppi. Quindi ho un po’ diminuito.” “Risultato?”, chiede la giornalista, “Meno di 4 mila.”
Eppure, anche fra i lavoratori extracomunitari ci sono dei distinguo. Per alcuni non esistono umiliazioni, ma braccia aperte che accolgono: “In Italia crescerà il numero di manager stranieri” titola “Affari e finanza” del 13 marzo.
L’indagine, realizzata dalla Asa Executive Search, società che si occupa della ricerca diretta di top manager, ha evidenziato la crescita di manager provenienti da America, Asia, Europa dell’Est. Un flusso che tenderà ad aumentare fino ad una quota di 10.000 extracomunitari d.o.c. previsti nel 2010.
I vantaggi, dicono quelli dell’Asa, sono indubbi: pluralità d’esperienze, apporti culturali nuovi, conoscenza dei mercati di sbocco. “L’Italia sta diventando sempre più globale e non c’è che da esserne contenti: per essere davvero internazionali occorre inserire e assorbire persone di culture diverse”, dice Vito Gioia, partner di Asa.
Per ora il fenomeno è circoscritto alle aziende che hanno una casa madre straniera (qui lavora il 55% di manager dell’inchiesta), ma le cose stanno cambiando: “Fino a pochi anni fa le aziende italiane richiedevano manager italiani per incarichi nella Penisola e all’estero. Adesso si cercano persone con esperienza internazionale, senza limitazioni nella nazionalità”.
(Tania del Sordo)