9 Aprile – Quella scheda somiglia a una polizza antifurto

E’ sempre stato così. I governi di tutti questi anni sono stati fatti alla stessa maniera. Liste, seggi, posti da sottosegretari, cariche per il dopo, garanzie per gli esclusi. Promesse di partito a chi è rimasto fuori. Calmare le acque. L’immane sforzo, quello sì, di coprire tutti i buchi. “Immagina un gioco…Perché di questo si tratta…Un gioco di amicizie, di odi e di amori. Di alleanze interne…”. Occhi che illuminano ogni cosa quelli della persona che parla. Dunque è di questo che si tratta. Di una situazione blindata con un premio di maggioranza su base nazionale alla Camera, ed un premio di maggioranza su base regionale per il Senato. Qui l’ipotesi che vinca la destra è concreta, come è concreta l’ipotesi che si debba mettere insieme un governo alla tedesca. O ancora cambiare la legge elettorale subito, appena vinto.


Le puntate precedenti hanno visto in Liguria la battaglia dei ds di La Spezia per la deroga di Lorenzo Forcieri. Tre mandati alle spalle, collocato al quarto posto per il Senato dopo, Mazzarello, Raineri, Rossa. I posti di sottosegretario probabili per il secondo e il terzo liberano quelli a seguire. E tutto si sistema in casa ds per il Senato.
La presenza di Sabina Rossa cinicamente definito “un colpo di marketing elettorale” porta a tutti questi giochi il senso delle cose, li umanizza. In quella lista l’occasione per la figlia di un martire del terrorismo di aggiungere tutto il positivo che nasce dalla rabbia, dal vuoto, dal suo silenzio di questi anni. Un cantiere personale concreto lontano dalle fabbriche della politica dove tutti stanno stretti per prender la parola. Due, tre righe. Nessuna storia.
Con Sabina al Senato, Heidi Giuliani, madre Carlo, ucciso dal G8 nel 2001. Ucciso ancora mille volte da un processo negato.
La Margherita di oggi vola più basso e plana su Zara, bersaglio paziente, eroe vittorioso lo scorso autunno, vittima di rutelliani e prodiani che si contendono i posti disponibili. Generoso nel cedere il passo alla Camera a Tanini e a Romolo Benvenuto ex verde “che ha fatto il salto nella Margherita” ed è molto apprezzato da Massimiliano Costa.
Poi Mussi, Orlando, Pinotti, Zunino ancora ds, e seggi.
La mente si impantana nel comprendere posizioni, preferenze, e motivazioni. I tecnicismi diventano illeggibili e faticosi come le postille di un contratto assicurativo. E il 9 aprile bisogna firmare. Ma si tratta appunto di una polizza. Contro il furto. Del nostro paese.
(Giulia Parodi)