Velina/1 – Informazioni riservate sulla Carige

Repubblica 19 gennaio 2006 spiega con l’entusiasmo che ci mette di solito quando parla della Carige come vengono amministrati i soldi della Fondazione Carige: palazzi, obbligazioni, e partecipazione azionarie nella banca Carige (ovviamente!) che in questo modo si riprende i soldi che lo statuto vorrebbe fossero destinati ad investimenti nel sociale e nella cultura.


Così la Fondazione resta lo strumento di controllo della Carige che in realtà usando la Fondazione come cassaforte delle sue azioni evitare di vederle finire sul mercato con il rischio per il gruppo dirigente locale di perdere il controllo della banca. Alla faccia dei liberali, dei riformisti, della legge Ciampi e di quanti pensano che almeno un po’ più di trasparenza non ci starebbe male. Specie dopo che le indagini hanno chiarito come Carige sia stata nell’ultimo anno “crocevia delle scalate bancarie” dei vari Fiorani, Billé, Ricucci e compagnia (Sole 24 ore 16 febbraio scorso). Quanto va le il patrimonio della Fondazione Carige, si chiedeva Repubblica? Almeno un miliardo e mezzo di euro, rispondeva Repubblica “secondo quanto aveva potuto ricostruire”. Informazioni riservate? Chi lo sa. Di certo Repubblica sembra avere con la Carige di Berneschi un qualche canale preferenziale. Osservare ad esempio Repubblica 22 febbraio 2006, spalla di prima pagina, “La banca dei due mari Carige sbarca sull’Adriatico”. Lo scoop annuncia l’acquisto – da parte di Carige – della Cassa di risparmio di Fermo, 70 sportelli, 400 dipendenti. “Lo sbarco in Adriatico pianificato nella massima riservatezza dai vertici del gruppo guidato da Berneschi” è ormai in corso, annuncia Repubblica orgogliosa di essere la prima a dare la notizia grazie a sue fonti riservate. A fonti ufficiali fa invece riferimento “Il Resto del Carlino” dello stesso 22 febbraio 2006. “La Fondazione della Carifermo (che ha il controllo della Cassa di risparmio di Fermo) ringrazia Carige per l’interessamento ma fa sapere che non intende cedere il controllo dalla banca. Non ci sarà alcuna trattativa” con “l’istituto di credito ligure, che già controlla numerose Casse minori nell’Italia centro-settentrionale e che ha avuto un ruolo non secondario nei tentativi di scalata ad Anton Veneta e Bnl”. Domanda: chi avrà fatto davvero lo scoop? Repubblica annunciando l’acquisto o il Resto del Carlino negandolo? La risposta alla prossima “velina”.
(Manlio Calegari)