Miti – Ma e’ un sacrilegio spegnere la fiamma?

Nei giorni scorsi ho assistito – su diversi TG della RAI – ad un servizio sulle vicissitudini della fiamma olimpica di passaggio in Val Susa. I fatti:
una bandiera del movimento antiTAV ha sfiorato il tedoforo e relativa torcia. I commenti: “minacciata la fiamma di Olimpia (sul punto di spegnersi!)” grave colpo d’immagine e sdegno da parte di tutti (compresi alcuni portavoce del movimento antiTAV).


Mentre vedevo tale ondata di apprensione per i sacri valori olimpici mi sono ricordato di un fatterello accaduto proprio a Genova poche settimane addietro in occasione del passaggio della medesima fiamma: le proteste in via XX settembre (anche lì antiTAV e “no global” come si usa dire) avevano bloccato il corteo festante e il tedoforo era stato fatto accomodare in una macchina dal comitato organizzatore, con la fiaccola – ovviamente – spenta, per percorrere in sicurezza qualche centinaio di metri e riprendere poi la sua corsa superati i manifestanti e riaccesa la fiaccola. I commenti di allora (sui medesimi TG della RAI) avevano rassicurato tutti sul fatto che la fiamma sacra di Olimpia in realtà non era stata spenta poiché custodita in una lanterna chiusa alla quale la fiaccola del tedoforo veniva alimentata… Insomma mi chiedo chi racconta storie, la fiamma è spenta o è accesa?
(Giovanni Daniele)
PS Per una puntuale verità dell’informazione, va anche detto che nel coro di peana olimpici, la Rai non ha mancato di ricordare, grazie alla voce di qualche giornalista dotato di memoria storica, che il mito della fiaccola portata dal tedoforo fu rispolverato dal nazismo con le Olimpiadi di Berlino 1936, per cu i la minaccia alla sacralità del gesto millenario sembra tutta da discutere…