Carige/2 – Bisogno di chiarezza anche sulle liste

La lettera, apparsa sulla stampa cittadina, di alcuni esponenti di primo piano dei Ds sul caso delle nomine alla Fondazione Carige, ha suscitato molte reazioni e stimolato alcune riflessioni. I Ds lamentano la scarsa trasparenza dei meccanismi di cooptazione dei componenti del cda della Fondazione, l’ingerenza di forze esterne, vedi Opus Dei, nella scelta dei nomi, il mancato rispetto delle regole democratiche nella riconferma dei candidati. L’iniziativa, informa la stampa, non sembra condivisa da tutti i dirigenti del partito anche se trova molti consensi trasversali sia nel correntone che tra i fassiniani.


Le critiche, così formulate, possono essere condivise ma nello stesso tempo suggeriscono alcune riflessioni. Gli stessi Ds che criticano giustamente la mancanza di trasparenza e democrazia nelle nomine alla fondazione Carige non dimentichino le loro osservazioni nel momento in cui dovranno formare le liste elettorali e individuare i candidati da mandare a Roma.
Visto che con la nuova legge elettorale i cittadini non potranno neppure scegliere chi votare, è necessario che i loro diritti siano tutelati ” a monte” e che pertanto i partiti utilizzino lo strumento delle primarie per la formazione delle liste. Non vorremmo che fossero sempre i soliti noti nel chiuso delle stanze a tirare fuori i soliti nomi da un cilindro, questo sì, poco trasparente.
(Anna Pisani)