Memoria G8 – Camicie e tute nere a Forte S. Giuliano

“Chi non vuole ricordare il passato è condannato a riviverlo.” E allora bando alla pigrizia e -al di là dei silenzi delle cronache processuali- sforziamoci di ricordare, anche se fa male o dà fastidio. Atti alla mano.


E’ il 19 luglio 2001. Una manifestazione di decine di migliaia di persone sfila per Genova in favore dei migranti: allegra, colorata, gioiosa. L’episodio più preoccupante si verifica quando un gruppo di ragazze va a infilare dei fiori nelle canne delle mitragliette dei poliziotti, facendo rivivere una vecchia canzone. Nei palazzi della destra c’è allarme. Ma come, 18.000 uomini in armi, compresi gli incursori della marina (vuoi mica che i no global arrivino con qualche sottomarino atomico); 250 bare di plastica; carceri e ospedali svuotati; la caserma di Bolzaneto attrezzata per la bisogna, e questi “rompicoglioni” (Scajola si esercitava già nelle espressioni raffinate) ci prendono per i fondelli con i fiori nei mitra?
Tranquilli, ci pensiamo noi. E infatti, il 20 mattina, già sul presto, mentre nelle varie piazze tematiche non c’è ancora nessuno, i vari Fini, Ascierto, Bornacin e compari sono già al lavoro nei luoghi deputati dell’ordine pubblico. Dicono trattarsi di solidarietà. Sarà. Ma a quell’ora non è ancora volata una mosca, e poi in quei luoghi ci stanno per ore, fino alle cinque del pomeriggio. Una solidarietà davvero impegnativa!
Uno dei luoghi è il forte San Giuliano, sede del comando dei carabinieri. Peccato che, tutti presi dal ruolo, i vari Fini, Ascierto, Bornacin e compari non si siano accorti che sulla balaustra e sulle scalinate del forte facevano bella mostra di sé alcuni figuri mascherati, molti vestiti di nero, che, cameratescamente mischiati ai carabinieri in divisa di ordinanza, hanno sostituito anche il tonfa di ordinanza con sbarre di ferro saldamente impugnate. Peccato che, assorti davanti ai monitor delle varie telecamere piazzate in giro per Genova, non abbiano notato neppure uno dei tanti personaggi equivoci che salivano sulle camionette dei carabinieri con la maglietta nera e ne scendevano con una bianca. E viceversa.
(Giuliano Giuliani)