Parcheggi/3 – Acquasola: insolenze ma nessuna risposta
Sono veramente schifato dal volgare scritto di tal manlio calegari pubblicato sull’ultimo numero di olinews; con stile mafioso (intimidatorio, viscido e peloso) l’autore dell’articolo lascia insinuare oscuri interessi- diversi da quelli pubblici che invece devo assicurare- che il sottoscritto perseguirebbe nell’ambito delle attività istituzionali che svolge.
realizzazione di parcheggi, stante la cronica carenza nella nostra città- allo stesso modo con cui avrei cercato di lanciare qualsiasi altra iniziativa coerente con il programma del sindaco e della maggioranza che lo sostiene-val la pena di ricordare a quel signore che a differenza forse delle sue abitudini o attitudini, chi opera nella pubblica amministrazione ha il dovere di curare l’interesse pubblico e non quello personale e quando, come nel caso di cui mi occupo, tra l’interesse pubblico vi è anche quello di realizzare infrastrutture a servizio della mobilità corre, per chi se ne occupa, il dovere di fare tutto ciò che è necessario con il solo vincolo del totale rispetto delle regole e della legalità.
Forse sfugge al denigratore di turno che la pubblica amministrazione decide collegialmente e che nel campo specifico della realizzazione dei parcheggi le procedure che discendono da leggi dello Stato e della Regione impongono confronti e decisioni che attraversano più organi collegiali (dalle Circoscrizioni al Consiglio Comunale,dalle Commissioni alla Giunta) con un processo di assoluta trasparenza che, lo so bene, in tanti casi da fastidio e provoca inaspettate reazioni.
Il fatto di assicurare a queste procedure un cammino tanto spedito quanto lineare infastidisce tutti coloro che nella lunga attesa di una decisione sperano di far valere il proprio peso contrattuale.
Al sottoscritto questi giochini non sono mai piaciuti e tanto meno interessati mentre è di sicuro interesse recuperare il gap infrastrutturale che la città ha accumulato in decenni di apatia e “interessato disinteresse”.
In quanto alle minacce di querele- sempre stando alle illazioni di tal Calegari-vorrei fosse noto- ad iniziare da lui- che non ho minacciato querele; le ho semplicemente presentate al nucleo di PG della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Genova allo scopo non tanto e non solo di difendere la mia onorabilità ma con quello, ancora più preciso, di poter individuare l’autore (o gli autori) di tali calunnie allo scopo di richiedere loro un ampio risarcimento per il danno morale, che con tanta vigliaccheria, provocano al sottoscritto e ai suoi familiari.
Per chi ha qualche dubbio ho dato un possibile indirizzo presso cui sollecitare ogni opportuno chiarimento; spero che abbiano tanta tranquillità e coraggio come il sottoscritto per fare i loro passi.
(Arcangelo Merella)
“Rispetto delle regole e della legalità”, scrive l’assessore. Ben detto. Ma anche un po’ di rispetto per le opinioni altrui non farebbe male. Alla scadenza amministrativa del secondo mandato della giunta (e dell’assessore) in carica, Genova si ritrova con un trasporto pubblico mai così in basso (e una azienda trasporti col patrimonio azzerato), con un traffico urbano che va in tilt per il “tappo” più modesto, con un livello di rumorosità e di inquinamento classificati tra i più pesanti in Italia. Nel lungo periodo del doppio mandato non è stato costruito né progettato – forse neppure concepito -un sistema di parcheggi attorno alla città in corrispondenza di un trasporto pubblico funzionale alla circolazione in centro. Sono stati incrementati invece i posteggi a scorrimento che come ognun sa aumentano la presenza delle auto in città. E per costruirli non ci si è fermati neppure di fronte a opere come i giardini dell’Acquasola destinati, contro ogni buon senso, ad un sinistro restyling. E’ sicuramente un bene che, come dice l’assessore, alle procedure amministrative sia stato assicurato in questi anni “un cammino tanto spedito quanto lineare”, ma questo non lo solleva dall’obbligo (morale, s’intende) di dare una risposta a una semplice domanda: agli interessi di chi, sempre in questi anni, è stata sacrificata la “vita”, cioè una decente circolazione di persone e cose, della nostra città?
(m.c.)