Stato laico/3 – Ripartire da Scalfari per intenderci meglio

E’ aperta la stagione di caccia. Politicamente parlando. E non preannuncia nulla di buono. Nel caso specifico i cacciatori sono i cattolici “osservanti”, coloro che fanno della propria fede un progetto collettivo al quale gli altri, laici di tutte le fedi , o più semplicemente i laici, si devono adeguare abbassando i toni, mediando anche dove è impossibile. Pena essere preda di una catastrofica perdita di voti che, dicono alcuni, stanno al centro e vanno accuditi come bambini in fasce.


I gerarchi vaticani hanno capito e il gioco sottile al quale sottopongono i politici è simile ad un ricatto tanto spietato quanto infantile. Fecondazione, aborto, unioni civili vengono passate al setaccio dei custodi del dogma che giorno dopo giorno alzano la posta aggiungendo eccezioni e diktat che nulla hanno a che vedere con il concordato e tanto meno con il libero arbitrio. Scrive Franco Manzitti su Repubblica – Il Lavoro di lunedì 12 dicembre: “Non intendiamo qui giudicare quello che solo la stessa Chiesa può giudicare, né attribuire funzioni e ruoli che solo i principi della Chiesa sanno di poter assumere, né stilare classifiche di Eminenze, Monsignori e Arcipreti, che non tocca agli osservatori “terreni” preparare. Tantomeno vogliamo giudicare la mossa di Bertone nel suo contenuto specifico di riaffermazione della dottrina della Chiesa in una materia tanto delicata e nel suo giudizio sui cattolici che fanno politica. Tutto ciò riguarda la profondità della coscienza personale, la presenza o l’assenza in ognuno di noi della fede e il modo soggettivo di vivere le parole di Cristo, scritte nel vangelo”. Tuttavia Franco Manzitti aggiunge che la linea più giusta l’ha tenuta Burlando, difendendo lo stato laico e le sue leggi “compresa la 194” e lamenta che “la risposta politico istituzionale è afona, ma ciò che spaventa di più è il silenzio della società civile e dei suoi leader”. Ma se il responsabile di una edizione locale di Repubblica sospende il giudizio sul Suo Cardinale che cosa si aspetta da “politici, amministratori, professori”?
“Lo stato laico in salsa vaticana” è l’editoriale apparso domenica 20 novembre sempre su Repubblica a firma di Eugenio Scalfari (http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/politica/berlupa/statolaico/statolaico.html). Per rispondere a tante domande si potrebbe ripartire da quello.
Giulia Parodi