Humpty Dumpty – Universita’–precariato destino segnato?

L’inaugurazione di Humpty Dumpty, spazio universitario autogestito in via delle Fontane, inizia alle 9.30 circa del 23 Novembre. La mattinata è gelida, ma entrando nell’HD non si ha freddo, sarà la musica reggae, la gente oppure il calore dell’ambiente.


Pareti ocra, soffitto bordeaux, colori marcati, alla sinistra il banco del bar autogestito (“Caffè a 30 centesimi, panino e birra ad un euro, per la torta offerta libera”), mentre un arco porta alla seconda stanza, la sede della copisteria, dove una quindicina di ragazzi sono intenti a leggere i giornali. Due quindi gli impegni pratici del nuovo locale del collettivo universitario HD: sopperire alla mancanza di una mensa nelle vicinanze ed opporsi al caro libri (nessun copyright e nessun limite alle pagine fotocopiate).
I principi a cui il movimento si ispira si leggono nei fogli che circolano tra i ragazzi: “Qui ed ora nasce un’università altra che rivendica spazi, cultura, tempo. Un’università con spazi di socialità dove gli studenti sono soggetti attivi, produttori in prima persona di saperi e non solo utenti. Un’università gratuita, perché non siamo una spesa, siamo un investimento per il futuro”. Torna spesso il richiamo al precariato: “Il precariato sociale è un nuovo soggetto politico composto da milioni di donne e di uomini che in Italia e in Europa lavorano a futuro indeterminato e a salario incerto, che sgobbano di notte e di giorno, di sabato e di domenica pure, che non possiedono vita nè affetti ormai dati interamente in pegno alle imprese in cambio di assenza di protezioni sociali…”. E tra gli altri stampati, un questionario per conoscere gli avventori dell’HD:”A che anno sei? Lavori? Sei in affitto? Chi lo paga? A cosa affidi il tuo futuro, al tuo talento, alla fatina dei den ti, al governo di centrosinistra oppure al movimento studentesco?” Tra i presenti, i ragazzi, universitari tra i 18 e i 22, 24 anni. Nessun ricercatore, nessun dottorando a protestare contro la Moratti. Che tanti anni di precariato alle spalle rinverdiscano le speranze nella fatina dei denti?
(Eleana Marullo)