Trasporti – Con la Marsigliese Amt alla riscossa?

Quotidiani del 19 novembre ’05: “I francesi di Transdev soci al 41% di Tursi”. I francesi promettono servizi regolari e più informazione. Vogliono però le corsie preferenziali.


“Con quella clausola lì la risanavo anch’io l’azienda!” Sembra che a pronunciare queste parole sia stato un autorevole membro del c.di a. dell’AMT quando i francesi di Trandev hanno dettato le condizioni per il loro ingresso in azienda col 41%. La clausola è che nei prossimi 2 anni dovranno esserci in città 17 km di corsie gialle, riservate ai bus. Per ogni km mancante Tursi dovrà pagare a Trandev 50 m €, poco in verità ma sufficiente per ricordare all’amministrazione il suo impegno.
Il fatto interessante è che di corsie preferenziali ce ne sono da tempo anche se ignorate, cancellate e per la maggior parte non rispettate. Lo stesso assessore Merella in una fase di difficoltà del suo mandato – qualcuno si era accorto che si occupava solo dei mezzi privati e di posteggi non di mezzi pubblici – aveva detto che sarebbe stato lui a imporre le corsie preferenziali. Come è andata lo hanno visto tutti. Ora Transdev ci riprova.
La questione delle corsie gialle non è di quelle da poco. Mette in discussione la circolazione in città, la priorità del mezzo pubblico ecc. Transdev ha comprato un’azienda di trasporti – accollandosi non pochi debiti – per guadagnarci e farà valere i propri interessi. Vorrà cioè che i mezzi circolino in condizioni favorevoli: tempi brevi e orari sicuri. Ai genovesi che vorrebbero un trasporto pubblico decente non resta che sperare che una azienda privata gliene dia almeno uno accettabile, dopo che la proprietà pubblica glielo ha gradualmente negato (e in più ha distrutto anno dopo anno il patrimonio societario!).
Forse il dirigente AMT che alla riunione finale ha fatto la battuta sulle corsie gialle non ha torto. Per salvare le aziende di trasporti pubblici era necessario far circolare i mezzi e non imbottigliarli nel traffico, aumentare le corse e non tagliarle. Ma di cosa stiamo parlando? Acqua passata. Possiamo solo sperare nei francesi…
(Manlio Calegari)