Beni culturali – Patrimonio storico ancor meno difeso
Con l’articolo 3 del decreto legge varato il 14 Ottobre 2005, poteri e libertà d’azione del Demanio vengono ampliati, con la possibilità di procedere alla vendita a trattativa privata, anche in blocco, degli immobili appartenenti al patrimonio dello Stato. Con una definizione così ampia diventa possibile qualsiasi operazione, in riferimento sia al patrimonio disponibile che a quello indisponibile (concesso in uso alle pubbliche amministrazioni). Nella massa rientrano anche i beni tutelati (previa verifica dei Beni Culturali) e quelli della Difesa (di concerto con la Difesa). In pratica quasi tutto, tolto il demanio vero e proprio.
(Saverio Fossati, “Il Sole 24 Ore”, 18 Ottobre 2005)
Quindi, sarà sempre più difficile, ora per tutti noi che vorremmo tutelare e valorizzare il nostro patrimonio storico, evitare che immobili di proprietà pubblica appartenenti a questo segmento siano venduti dietro una semplice trattativa col privato interessato. I soggetti coinvolti si riducono infatti a poche persone, e di certo la procedura di transazione non sarà reclamizzata in anticipo sui quotidiani.
Dirimente appare il ruolo delle Soprintendenze, ma queste potranno eventualmente porre un veto solo se gli immobili saranno già presenti negli elenchi dei beni sottoposti a vincolo. E tutto il resto?
(Rinaldo Luccardini)