Editoria – “Baribal”, buona notizia non solo per bambini

“Baribal”, il nuovo mensile per bambini e adulti, suggerisce, senza volerlo, una riflessione sul tempo. Su come facciamo le cose con i figli e sull’essere, mentre le facciamo, proiettati su quanto deve accadere, sul domani, sull’appuntamento che verrà.


Ci sono adulti che ascoltano mozziconi di frasi dei bimbi, alcuni annuiscono distratti, altri sono dediti esclusivamente ai risultati scolastici, parecchi sono di corsa, molti ce la mettono tutta, però, non si può essere perfetti… La maggioranza è gettata in questa lavatrice quotidiana, con centrifuga al massimo, che finisce il ciclo alle undici di sera con i bambini che dormono, i grandi sfiniti, la sottile sensazione di un vuoto da colmare. Diversi dai nostri nonni, culturalmente evoluti, globalizzati, abbiamo molte più cose, con un tempo cronometrato per l’ascolto e per il racconto.
“Baribal” restituisce il tempo, pretende uno spazio fisico – un divano, un tavolo, un letto – per stare accanto al bambino e richiede uno spazio mentale per la scoperta. Allora si potrà inventare la fine della favola di Ammaniti, capire come difendersi con intelligente ironia dai genitori fanatici, avvicinare la biografia di Einstein e Abbado, scoprire Dante nei fumetti di “Gigi e il furetto”. E ancora Stefano Benni, Alessandro Bergonzoni, i segreti della natura di Silvie Coyaud. Mezz’ora ceduta al presente per sfogliare le pagine con i bambini e vederli scegliere un articolo che risponde alle loro domande. Un mensile, vero, per loro. Finalmente una buona notizia per l’informazione italiana.
(Giulia Parodi)