Banchieri. Vendere le spiagge e anche Parmalat
Da molti mesi le pagine locali di Repubblica – grazie alle interviste che vi compaiono – offrono ai genovesi la possibilità di conoscere i politici, gli imprenditori, i finanzieri più prestigiosi della città. Così i genovesi, i lettori del quotidiano, possono entrare in contatto con personaggi di spicco della politica e della economia locale che difficilmente potrebbero incontrare nei loro bar preferiti. Purtroppo le domande, per lo più caute e ammiccanti, spesso non sono formulate per far capire ai cittadini come vanno le cose (loro, dei cittadini).
Piuttosto offrono il destro agli intervistati di dirci quello che hanno deciso di far sapere al popolo e così vanno lette. Prendete l’intervista a Giovanni Berneschi, presidente e amministratore delegato di Carige. E’ stata giudicata così succosa che Repubblica-Il Lavoro ha deciso di spalmarla su due giorni venerdì 30 settembre e martedì 4 ottobre. Cos’è oggi Carige? Chiede l’intervistatore. “Siamo la tredicesima banca in Italia e anche tredicesime nella classifica delle banche più l’assicurazione… Abbiamo crescite molto forti da fuori Genova mentre la Liguria fatica. Ora abbiamo ingaggiato una battaglia per la rivalutazione e il controllo delle quote che possediamo di Banca d’Italia… Sto lavorando a un progetto di legge che porta avanti il ministro Scajola per rendere quelle quote disponibili. 550 milioni di euro che appartengono ai genovesi”. Morale: i genovesi che abitano una città molto malandata che nelle classifiche nazionali naviga molto in basso hanno la tredicesima banca della nazione. Che ha un presidente così importante che fa anche i progetti di legge che poi il ministro Scajola “porta avanti”. Fantastico no? Altra domanda: come userà “i soldi dei genovesi” la banca tredicesima in classifica? Risposta: il nostro futuro è immobiliare, finanziare porticcioli e seconde case. “Il turismo si rilancia così, offrendo a un popolo nordista che si vuole trasferire al sole e al mare… nuove residenze e… una nuova rete commerciale”. Ma il progetto di Piano – gli chiede l’intervistatore – non potrebbe produrre qualche altra occasione? Ma sì, risponde comprensivo Berneschi. E siccome lui il pensiero fisso lo tiene sulle aree ha anche pronta la risposta: solo se servirà a vendere. E tanto per cominciare: “mettere sul mercato le aree dell’aeroporto” che intanto si dovrà spostare. Perché, spiega paziente, oggi pensare in grande significa solo vendere. “Che vincano i bianchi o i rossi le prossime elezioni l’unica salvezza per garantire uno sviluppo è vendere…”. Che cosa? “Qui a casa nostra come si farà a non vendere l’area Piaggio e le banchine del porto… E poi si venderanno anche le spiagge… tutto ciò che era in concessione… (e che) potrà costituire una risorsa finanziaria. Chi non comprerebbe il posto barca invece di pagare la sua (nda del posto barca) tassa annuale?”. Già, chi non lo comprerebbe… Nessun riferimento invece alla condanna della Carige che dovrà restituire (Repubblica, 3 settembre) oltre 230 mila euro a 25 risparmiatori che avevano acquistato titoli Parmalat nel 2000. Vendere, vendere, vendere… D’accordo ma a volte bisogna stare attenti.
Manlio Calegari