Tra le righe. Sempre poveri, in vita e dopo

Lavoro-Repubblica di venerdì 30 settembre. Pagina III è interamente dedicata al “comunicato importante” di un ente morale di cremazione. Consapevole della crescente preoccupazione generata dalla crisi economica l’ente ha deciso di prendere “misure che si auspica possano essere accolte con interesse e sensibile apprezzamento. Mosso da forte intento sociale” ha infatti modificato le proprie tariffe, dilazionato i pagamenti, ed ha proposto ai soci “nuove agevolazioni economiche”.


L’ente ricorda la propria disponibilità a Staglieno e nelle delegazioni: Nervi, Recco, Sampierdarena, Sestri Ponente, Pegli, Prà, Voltri. Vanta il “massimo decoro” delle sistemazioni con “marmo di primissima qualità, nonché fioriera e porta lampada per l’illuminazione votiva”, è prevista anche l’opzione “quattro posti”. Chi lo desidera può contare su “due cinerari comuni che costituisco un vero significato di fratellanza e di solidarietà, in quanto le ceneri immesse si uniscono a quelle già esistenti, in un anelito di fratellanza ed amore”, questa soluzione è gratis per gli iscritti.
Pagina IV articolo di Wanda Valli: “Ana Lucia tornerà in Brasile, Calissano: Pago io le spese”, l’avvocato dell’attore ha dichiarato che “Calissano non ha avuto esitazioni: Aiuto volentieri le persone così povere e disperate”, ma ha anche precisato che si tratta esclusivamente di “un gesto di solidarietà umana, tanto più che il padre di Ana Lucia ha dichiarato che era pronto a vendere un rene pur di riavere la figlia”, “un gesto che non costituisce nessuna ammissione di responsabilità”. E’ stato il Consolato a mettersi in contatto con l’attore per spiegare che il governo brasiliano non mette soldi a disposizione per far rientrare le salme dei sui cittadini.
Pagina IX, in un box interno all’articolo sulla finanziaria che paventa una possibile sospensione della stagione del Carlo Felice, un brevissimo pezzo spiega ai lettori che si va “avanti sulla proposta di esternalizzare i servizi funebri e gli impianti sportivi e che la proposta di trasformazione dell’Asef e la creazione di Sport spa sono state al centro della riunione di maggioranza”, “sport e cimiteri quindi dovrebbero ben presto prender il via”.
L’accostamento grafico potrebbe suggerire che lo smaltimento dei resti umani è un affare economico di un certo spessore. Che i poveri anche per l’ultimo viaggio devono sperare in “gesti di solidarietà”, altrimenti riposeranno da morti come da vivi, tutti insieme in un monolocale. Infine che le privatizzazioni della nostra giunta vanno sussurrate. A fondo di pagina.
(Giulia Parodi)