Affresco/3. Offesi ma contenti

Sono stati molti a sentirsi offesi delle esternazioni di Piano. Ad esempio Bruno Gabrielli, assessore all’urbanistica del Comune di Genova e uomo di fiducia del sindaco, che, cogliendo occasione dell’articolo di Anselmi, ne scrive a Repubblica (2 luglio). Gabrielli si dice contento del dibattito; osserva però che quasi tutte le valutazioni emerse sin qui gli paiono prive di fondamento e gli piacerebbe che per parlare si aspettasse il risultato dal “Comitato di valutazione” presieduto dall’ing. Vinelli. Curioso! Come se tacendo e aspettando, dalla presentazione dell’Affresco non fosse già passato un anno!


Quanto al giudizio sulle istituzioni Gabrielli dice che tutti – “a cominciare dall’amico Renzo” – farebbero bene a giudicare “dati di fatto e non illazioni”. Illazioni sarebbero ad esempio il “porticciolo”e il tombamento Duca degli Abruzzi attaccati da Piano. Gabrielli però non chiarisce se l’amministrazione comunale si impegna, e si impegnerà in futuro, ad avversare questi progetti.
Gabrielli infine contesta l’accusa rivolta alla politica locale di essere “capace solo di rinvii”. Ma come, dice Gabrielli, non è sufficiente a Piano e alla città che il sindaco abbia detto di condividere l’idea alla base dell’Affresco?
Visti i nomi e gli interessi degli oppositori emersi nelle ultime settimane si capisce che la dichiarazione del sindaco faccia piacere ma non basti. Senza offesa, naturalmente.
Manlio Calegari