Affresco/4. Un dibattito infinito?

Piero Ottone (Repubblica 9 luglio): è un bene che finalmente si discuta l’affresco e che le varie posizioni siano uscite allo scoperto. “Purché – aggiunge – il dibattito che giustamente si è acceso non diventi un dibattito infinito… Le discussioni devono avere un limite temporale”.


Parole sante. Anche il dibattito organizzato dalla Facoltà di Architettura (Repubblica dello stesso giorno) magari non è stato decisivo a “sfondare il muro del silenzio” ma ha contribuito a chiarire le posizioni (oltre, s’intende, a rivelare nuove riserve). Si avvicina, dicono e chiedono tutti, il momento della politica, delle decisioni. Per ora l’unica cosa certa è che la lettera di Piano – non ci sto a veder passare alla chetichella scelte opposte a quelle che propongo facendole passare per mie – è servita. E che Piano aveva ragione a dire che l’unanimità attorno al suo affresco era fasulla. E che il silenzio (che nessuno ha ancora ha avuto la bontà di spiegare) che durava da un anno attorno al suo progetto era molto, molto sospetto.
Manlio Calegari