Ordine pubblico 1.Città più sicura: il lato mediatico

In queste lunghe serate estive, gli unici a percorrere in macchina la pedonale via San Lorenzo, strada vetrina di “Genova capitale della cultura 2004”, sono i poliziotti, i carabinieri e i vigili urbani sulle rispettive macchine d’ordinanza. In una stessa sera è facile contare una quindicina di passaggi di altrettante pattuglie di cui però non è possibile sapere i precisi compiti di servizio.


L’effetto ribalta mediatica sembra comunque raggiunto cosa sicuramente impossibile da realizzare se le pattuglie si aggirassero in zone turisticamente meno significative della città, ad esempio nella Sampierdarena alta dove da tempo vige un clima da coprifuoco dovuto alla libertà di movimenti delle così dette “baby gang” sudamericane (“Manhattan”, “Bato Loco”, “Pitufos”, “Los Gitanos”) di cui la stampa ha riferito poco ma che molti cittadini, non sospetti di inclinazione forcaiole, hanno visto all’opera. Si capisce come da tempo siano sorti molti dubbi sui modi con cui è gestito l’ordine pubblico in città
(Manlio Calegari)