Affresco/3. La città del “conflitti di interessi” parla Piano
22 giugno ore 12,30 (quotidiani del 23 giugno 2005): Parla Piano. Qualche frammento: “Genova è la città del conflitto di interessi dove pochi governano città e porto…
Sarebbe bello che Genova si svegliasse… che gli abitanti di Levante facessero come quelli del Ponente perché stanno per perdere il mare con un progetto alla foce del Bisagno…di un porticciolo di quelli che hanno impestato l’Italia… Resto di sasso… Se fai il porticciolo puoi fare i riempimenti dello Yacht Club chiudendo per sempre l’affaccio della città al mare… questo per dire che nulla è a caso…”. La verità, aggiunge Piano, è che l’affresco non blocca il Piano regolatore del porto – “come dice l’amico Burlando” – ma ad esempio il porticciolo… “Dopo la presentazione del Waterfront, per un anno non è successo niente… I tecnici proseguono nei loro progetti con arroganza… Sta andando avanti il progetto del tunnel che arriva a Cavour con una strada a 8 corsie. Ho detto ai tecnici che non puoi fare una strada così che arriva in città. E la città lo sa che a Calata Gadda si sta facendo un parcheggio per 4000 auto? In Europa ci si muove in direzione opposta; a Genova no”.
Ma allora non si tratta solo di “burocrazia consortile”: c’è di mezzo un porticciolo – “di quelli che hanno impestato l’Italia” – la fine dell’affaccio al mare della città col tombamento del Yacht Club a vantaggio di qualcuno, una strada a 8 corsie che passa da piazza Cavour, 4000 posteggi a Galata… Davvero ora si comincia a capire qualcosa di più, ma la storia continua…
Manlio Calegari