G8. Succede all’Università per non dimentiCarlo

Circolo Arci Leonardi di piazza Campetto: sala strapiena, moltissimi giovani, nessun politico alla presentazione della pubblicazione, edita da Terredimezzo, “Fragili e resistenti – I messaggi di Piazza Alimonda e la nascita di un luogo di identità collettiva”. E’ la raccolta dei messaggi lasciati da chi ha sentito il bisogno di alimentare la memoria e testimoniare, con una traccia, il proprio passaggio nel luogo di una morte inspiegabile ed intollerabile.


“L’altare laico”, sorto nella piazza diventata famosa e meta di frequenti visite di gruppi giovanili, sembrava disturbare le istituzioni. Andava rimosso, come rimosso dalla memoria anche il ricordo di quella giornata e delle successive, perché non organizzate e gestite dai partiti, latitanti nella circostanza del G8.
La pubblicazione aiuta a capire il significato che il doloroso evento ed il luogo avevano assunto tra i giovani. Si, proprio tra quelli che vengono accusati di indifferenza, di immaturità, di disaffezione per la politica. Di quei giovani che allora e successivamente, nelle varie iniziative per la pace, per l’ambiente e per la remissione del debito ai paesi poveri del terzo mondo, hanno dimostrato di avere idee chiare.
Ma il ricordo ed il significato di quanto è avvenuto sembra disturbare, non rispondere alla gestione contabile del consenso, non essere trasformabile in slogan elettorale. Forse per questo si vuole rimuovere, dimenticare, cercando col tempo di riassorbire ed omologare ogni voce discorde.
Invece, questa volta, l’istituzione Università è riuscita, in tempi brevi, a salvare una ingente massa di testimonianze scritte, “fragili e resistenti”, certificando, per la storia, sentimenti, emozioni, stati d’animo di quella che sarà domani la nostra nuova classe dirigente: i giovani.
Raccolta, classificazione e archiviazione sono state curate dall’”Archivio ligure della scrittura popolare” (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’università di Genova). La documentazione raccolta evidenzia un nuovo modo di comunicare dei giovani in termini di contenuti, forma e supporti. Ricerca molto coerente con il lavoro di raccolta di altre memorie, sempre curate dall’Archivio, che hanno scandito e accompagnato la storia del nostro paese.
Il libro (12 euro) offrirà sicuramente un contributo a chi, a breve, sarà chiamato a decidere se autorizzare o meno la posa in piazza Alimonda di un simbolico ricordo di quell’”altare laico” e spontaneo per non “dimentiCarlo”, come ha scritto un giovane.
Vittorio Flick