Bandiere blu. Se 12 spiagge pulite vi sembran tante

E’ stupefacente l’entusiasmo che ha riscosso tra gli addetti ai lavori la notizia pubblicata dai quotidiani locali del 20 maggio ’05: “In Liguria sventolano 12 bandiere blu… record di spiagge ok e mare pulito”. E ancora: “Se l’Italia sale ai vertici europei per qualità del mare e dei servizi turistici, la Liguria fa un bel gruppo di sorpassi e s’invola solitaria (sic!) sul podio più alto in Italia”.


“La Liguria stacca un trio di agguerrite rivali – Toscana, Marche e Abruzzo – che si fermano a 11 bandiere blu”.
Non è fantastico? Quando si dice accontentarsi: in Liguria su alcune centinaia di spiagge solo 12 si guadagnano la bandiera blu e tutti (ma chi?) si mettono a fare i salti per la gioia. Per non dire che tra le località insignite di tanto riconoscimento (Camporosso, Bordighera, Taggia, Bergeggi, spiagge Fornaci e Natarella, Albisola superiore, Albisola Marina, Celle Ligure, Chiavari, Lavagna, Moneglia, Lerici) ve ne sono alcune che destano più di un interrogativo. Eppure tanto è bastato al neo assessore regionale Bozzano per dichiarare “E’ un risultato formidabile e conferma tutta l’importanza del turismo una vera grande risorsa regionale da sviluppare e rilanciare”. E’ la conferma, ha aggiunto l’assessore, che la Liguria deve indirizzarsi al “turismo di qualità. Una scelta irrinunciabile per una regione come la nostra con un territorio stretto tra costa e montagne”.
La necessità di prendere atto che la Liguria è un territorio stretto tra costa e montagne è un concetto più volte ripetuto da Burlando durante la campagna elettorale. Ma cosa c’entra col fatto che i suoi abitanti hanno a disposizione solo 12 spiagge col mare decente? Non c’entra niente. C’entra invece il grave disinteresse delle amministrazioni locali e di quella regionale per l’alto livello di inquinamento del mar Ligure in particolare nella stagione estiva. Uno studio, presentato alla fine del 2004 dalla ASL 4 Chiavarese e dall’ARPAL di Genova, sulla “qualità delle acque marine di balneazione e sui sistemi di smaltimento fognario dei comuni del Tigullio”, ha fornito dati inquietanti. Una parte, sia pure modesta di popolazione non è allacciata ad alcuna rete fognaria. Là dove l’allacciamento esiste la capacità di abbattimento del carico organico da parte dei depuratori risulta scarsa. Nel periodo estivo, quando la popolazione aumenta per la presenza turistica, gli impianti fognari abbattono (quando non sono fermi per manutenzione o guasti) non più del 20% del carico inquinante. Come dire che in estate il mare del Tigullio riceve (e restituisce ai suoi bagnanti) i rifiuti organici di circa 140 mila persone!
(Manlio Calegari)