Arresti. Chi deve controllare la spesa sanitaria
Chi è dell’ambiente, un po’ scioccato lo è comunque rimasto. Perché di Valbonesi tutti sanno che è un tipo tosto ma che rubasse… Vedremo le prove. D’altro canto s’è sempre detto che in sanità i costi sono gonfiati anche (sottolineo anche) dagli sperperi che vanno sotto diversi nomi secondo le diverse forme: compro roba come capita e poi la butto (spreco vero: però qualcuno intasca e ne è contento); compro roba carissima, al top, anche per fare sciocchezzuole (spreco sospetto: perché Pantalone paga molto, qualcuno intasca più del necessario e forse deve dire grazie; il malato non ne sta male, ma dove potevi trattare 10 pazienti, a questi prezzi ne fai sì e no 8); compro porcherie, le pago per buone e sono tutti cavoli acidi per il paziente: vedi valvole cardiache “brasiliane” di Torino e non serve altro commento.
Poi si sperpera anche assumendo impiegati a raffica (non infermieri, per carità!)… e dando consulenze… e dando incarichi di responsabilità (?) e così via. Se in beni e servizi va il 20% della spesa e in personale l’80%, è chiaro dove lo sperpero ha facoltà di incidere maggiormente.
Semprecchè sia vero tutto quello che compare sui giornali, il Trasfusionale del San Martino sembrerebbe rientrare tra gli sprechi sospetti. Perché sospetti? Perché c’è un sottile e perverso equilibrio tra lo scegliere “prodotti esclusivi” (lo fa solo la ditta X e solo da lei posso comprarlo al prezzo che dice) e prodotti che possono confrontarsi con due/tre omologhi: dicendo che mi serve una cosa così, escludo tutte le altre; scrivendo che mi serve un po’ più cosà, consento di espletare una gara, in cui due, tre, cento ditte tireranno giù il prezzo di vendita in varia misura. E non avranno nessuno da ringraziare.
E poi, in medicina il confine tra così e cosà spesso è sfumato: a volte dove “così” funziona, “cosà” fa cilecca; altre volte funzionano entrambe. Per non dire dei casi dove l’esperienza personale porta a pareri assai discordanti.
Le linee guida aiutano ad individuare percorsi clinicamente corretti in diagnostica e in terapia. Ma quando c’è da scegliere un prodotto (specialmente se non è un farmaco consolidato), sono assai spesso proprio le “referenze” ad orientare verso il prodotto che “ha speso di più” per la promozione.
Per evitare abusi, nella pubblica amministrazione esiste una gerarchia di responsabilità, che si dovrebbero controllare reciprocamente. O meglio: a giro. Ma a quanto pare chi ha responsabilità, a San Martino, non c’entra (così almeno si è letto). Ma allora per quale “responsabilità” prendono lo stipendio? Per assistere da vicino allo spettacolo degli arresti? Fosse per questo, basta comprare un giornale: anche per un arresto nel corso della notte una foto da sbattere in prima pagina si trova sempre!
(Galeno)
Gentile Galeno,
leggo, casualmente e con imperdonabile ritardo, il Suo articolo. Traspaiono la prudenza ed il dubbio: è virtù umana tanto vituperata la prima e merce tanto rara sulla stampa il secondo, che sento nei Suoi confronti un debito di riconoscenza,
Un caro saluto.
Marcello Valbonesi