Vandalismi. Neanche il surf sfugge al costume globale

Un giovane amico, amante del surf, mi ha raccontato di essere andato domenica alla spiaggia di Varazze per dilettarsi i tra le onde che, in quel luogo, sono particolarmente adatte ai surfisti. A fine pomeriggio però trova l’automobile con un vetro laterale in frantumi, anche se niente è stato portato via. La cosa certo non gli piace, ma non lo stupisce. Mi spiega infatti che si tratta di un avvertimento: gli abitanti del luogo non gradiscono che la spiaggia, che nei dintorni è tra le pochissime adatte a questo sport, venga invasa da gente non strettamente del luogo.


Sgradevole fenomeno locale? No, mi informa ancora il giovane amico; si tratta di un codificato fenomeno globale: i siti internet che segnalano in tutti i paesi del mondo le spiagge adatte al surf, infatti, oltre alla forza e all’orientamento prevalente dei venti, alla altezza e velocità delle onde, ed altri necessari dettagli tecnici, riportano anche – dove occorre – la voce “localismi” per indicare il probabile verificarsi di azioni di “scoraggiamento” nei confronti di visitatori foresti.
Anche le onde, ormai, scarseggiano nel nostro problematico mondo globale e la spietata competizione che ne consegue ha raggiunto anche la nostra domestica, vicina, familiare Varazze. Un brivido di paura mista a malcelato orgoglio ci percorre la schiena …
(Paola Pierantoni)