OLI 288: LAVORO – I giornalisti si ribellano al lavoro sottopagato

Il lavoro precario e sottopagato non risparmia i giornalisti. L’iniziativa di terrelibere.org, curata da Raffaella Cosentino, ha uno slogan che richiama le battaglie degli africani di Castel Volturno: “non lavoro per meno di 50 euro”. E’ una “promessa” che viene fatta, soprattutto a sé stessi, di rifiutare lavori per meno di quella cifra, simbolica e minimale, pur sempre superiore ai pochi euro che spesso si vedono offrire da quotidiani e riviste. Dalla home page del sito: “Chi aderisce alla campagna promossa dall’ebook “Quattro per cinque” non accetta più di scrivere senza garanzie. “Io mi sono sempre rifiutato – scrive Gabriele Del Grande nella prefazione – motivo per cui non ho mai scritto con una serie di quotidiani che Raffaella Cosentino cita nella prima parte del suo libro e che poi sono i quotidiani che fanno le loro battaglie ipocrite contro il precariato. Ma come ben spiega anche lei, il fenomeno è ben più vasto, e anche i principali quotidiani italiani non ne sono esenti”.
Il sito propone l’acquisto di un libro in formato pdf a 4 euro, dal titolo “Quattro per cinque”, a memoria dei cinque proiettili ricevuti dall’auto della giornalista Angela Corica, pagata quattro centesimi a riga per l’articolo non piaciuto alle cosche locali.
Inutile dire che l’iniziativa non ha trovato spazio sui quotidiani tradizionali che di tale sfruttamento vivono, pur essendo finanziati dallo stato e ricchi di pubblicità a pagamento. Avrà quindi ragione Beppe Grillo nella sua ormai decennale battaglia contro l’Ordine dei giornalisti e contro il finanziamento pubblico all’editoria? Il numero di firme raccolte nei suoi referendum direbbe di si.
http://www.terrelibere.org/terrediconfine/i-giornalisti-sfruttati-si-ribellano-seguendo-lesempio-degli-africani-di-castel-volturno
http://40per50.blogspot.com/
(Stefano De Pietro)