OLI 295: CULTURA – Assalto alla Banca

Sabato 26 e domenica 27 marzo si è svolta, come di consueto da 19 anni a questa parte, la Giornata Fai di Primavera.
In questa edizione, i volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano hanno organizzato e gestito in tutta Italia il servizio dell’apertura straordinaria di circa 660 beni che normalmente sono chiusi del tutto o in parte, oppure che – pur accessibili al pubblico – non hanno la notorietà e la frequentazione che meriterebbero.
Di questi, per l’anniversario dell’Unità, circa 150 erano legati al Risorgimento, come i due scelti dalla Delegazione Fai di Genova: il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano e la Banca d’Italia.
Il successo oltre ogni aspettativa conferma il gradimento dell’attesa ricorrenza e il desiderio dei cittadini di conoscere e di sentirsi consapevoli comproprietari di un patrimonio che appartiene a tutti, trasmessoci da chi ci ha preceduto e che siamo tenuti a lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi.
Un bilancio più che positivo: sono stati circa 1500 i visitatori al Museo e oltre 8000 quelli che si sono messi ordinatamente in coda per accedere agli inaccessibili interni della Banca il cui nucleo iniziale – la Banca di Genova, poi Banca Nazionale – nacque proprio a Genova nel 1844 e il cui direttore Carlo Bombrini sostenne economicamente a più riprese la politica civile e militare di Camillo Benso conte di Cavour.

(Ferdinando Bonora, fotografia di Lietta Dufour)