OLI 297: SOCIETA’ – Il processo
Nessuno avrebbe mai immaginato che Pietro l’Aretino avrebbe potuto scrivere con così tanto anticipo del caso Ruby. Una scoperta letteraria inattesa che apre la possibilità di una nuova interpretazione dei famosi Sonetti lussuriosi.
Dal Libro II:
Questo è un libro d’altro che Sonetti,
di Capitoli, d’Egloghe o Canzone;
qui il Sannazaro o il Bembo non compone
né liquidi cristalli, né fioretti.
Qui il Berlu (*) non ha madrigaletti,
ma vi son cazzi senza discrezione,
ecci la potta, e ‘l cul che gli ripone,
come fanno le scatole a’ confetti.
E qui son gente fottute sfottute,
e di cazzi e di potte notomie,
e nei culi molte anime perdute.
E ognun si fotte in le più leggiadre vie,
ch’a Ponte Sisto non sarian credute,
infra le puttanesche gerarchie.
Et in fin le son pazzie
a farsi schifo di sì buoni bocconi,
e chi non fotte ognun, Dio gli perdoni!
* Bernia nel sonetto originale
(Stefano De Pietro)