Polemiche/1. Da Pera e Calderoli lezioni di stile
Sul Quirinale che ascolterebbe le sirene della sinistra, Berlusconi ha fatto precipitosamente marcia indietro tentando di rimediare la cappella con dichiarazioni di stima, fiducia ecc. Ma la cappella resta ed è il frutto maturo del modo rozzo, da bar sport, con cui il presidente del Consiglio si rapporta al pensare politico.
Il presidente del Senato, però, non resta indietro, anche se meno sbracato del collega. Quando, come parlasse ex catedra, ha dichiarato: “Nessuno strumentalizzi il confronto tra Quirinale e Palazzo Chigi”. Ma si sarà reso conto che confronto tra le due autorità non ha da esserci, non dovendo il Presidente della Repubblica prendere ordini da nessuno e tanto meno dal premier?
Un altro della famiglia, Calderoli, buono per tutte le brutte figure possibili, su Giuliana Sgrena ha dichiarato che il sequestro era andata a cercarselo e che se ciò non fosse stato, Nicola Calipari sarebbe ancora vivo. Come dire: la giornalista è responsabile di questa morte. Si può essere più brutali e rozzi di così? Alla faccia di tutti gli inviati dei giornali e delle testate televisive, compresi quelli di Mediaset, che rischiano ogni giorno la vita per informare il mondo su quello che accade in quei posti, a causa di una guerra che solo pochi hanno voluto.
(Giovanni Meriana)