Trovate estive. Un Grande Fratello per gli anziani soli

Dopo i 2000 computer con aggiunta di fotocamera digitale regalati da Biasotti ad altrettanti anziani con tanto di consegna personale dei vaucher), assistiamo ora ad una nuova campagna acquisti che consiste in:
– 800 apparecchi dotati di telecamere, da installare nelle case di anziani ultrasettantacinquenni non autosufficienti segnalati dalla ASL;


– 1.200 apparecchiature telefoniche che potranno interagire con un call center;
– un certo numero di condizionatori per rinfrescare la paventata torrida estate…
A ciò si aggiunge l’invio a Genova di 11 “custodi sociali“ scelti “nel mondo del volontariato” che, previe 50 ore di formazione, avranno il compito di chiamare telefonicamente ogni giorno circa 2.000 anziani (ossia 180/190 persone a testa, 3 secondi a telefonata). Tutto ciò costituisce un “progetto sperimentale” di telesoccorso del costo complessivo di 3.350.000 Euro.
Domanda senza risposta: cosa potranno fare i “custodi” o chi guarda le immagini della telecamera se riscontrano un problema? Che rapporto ci sarà e che soluzioni potrà offrire la rete dei servizi sociali del Comune, della Asl, delle associazioni di volontariato, dato che non un soldo viene investito per rafforzare la sua capacità di risposta ai problemi?
Domanda con risposta: dal momento che l’onere del progetto non è trascurabile, che grazie a Tremonti ci saranno sempre meno soldi per i servizi sociali e che non si trovano i soldi per creare il “Fondo per la non autosufficienza” destinato a finanziare servizi assistenziali alla persona, dove e come si è deciso che telecamere e call center erano una priorità? Risposta: da nessuna parte, infatti la Regione ha adottato una semplice delibera di Giunta, senza alcuna discussione in Consiglio Regionale.
Ipotesi: gli anziani avrebbero maggiore necessità di persone in carne ed ossa che si prendano cura di loro e che con loro instaurino relazioni, piuttosto che di un “grande fratello” casalingo che contempli la loro solitudine.
(Emanuela Noli)