OLI 339: SOCIETA’ – Càssego: l’eredità di don Sandro
Càssego, 14 aprile 2012. Foto Giorgio Bergami |
Sabato 14 aprile si è tenuta a Càssego, in val di Vara, frazione di Varese Ligure, una tavola rotonda alla quale sono intervenuti tra gli altri Manlio Calegari, Diego Moreno, Massimo Quaini e altri studiosi che da decenni seguono lo straordinario lavoro che il parroco, don Sandro Lagomarsini, sta conducendo con la sua comunità.
Càssego, Museo contadino. Foto Giorgio Bergami 1976 |
Pretesto per l’incontro è stato il quindicennale di una contesa tra comune e parrocchia per la proprietà del piazzale della chiesa, che ciascun ente rivendica per sé. In realtà il dibattito ha sviluppato più ampie riflessioni sull’esperienza-modello che don Sandro sta portando avanti dalla fine degli anni ’60, sulle orme di don Milani: un doposcuola aperto a tutti, affinché si riacquistino con la cultura la consapevolezza e la stima delle proprie origini e si decida di rimanere in questa terra. Naturale complemento di questo percorso fu quasi subito la costituzione di un Museo contadino, frutto di un’azione collettiva di raccolta di oggetti e di memorie durata alcuni anni, aperto al pubblico nel 1975 e continuamente aggiornato fino ad oggi.
Càssego, indumenti di mezzalana. Foto Giorgio Bergami 1976 |
Nella discussione si è ragionato sull’eredità politica e soprattutto culturale di don Sandro, non senza amare considerazioni su come le idee e le proposte elaborate negli anni ’70 continuino ad essere tuttora attuali, ma nel disinteresse o addirittura nell’ostruzionismo di enti pubblici che tendono a privilegiare quanto è di moda e muove grandi flussi di soldi – si pensi ad esempio al business del “biologico” in campo alimentare e nell’abbigliamento – piuttosto che dedicare particolari attenzioni a quanto produce altri tipi di ricchezze non convertibili in denaro, come quella culturale e il benessere morale e sociale.
Atteggiamento diffuso non solo in ambito rurale, ma ancor più nelle pubbliche amministrazioni urbane.
L’evento è stato fotografato da Giorgio Bergami, già autore quasi quarant’anni fa delle immagini che nel frattempo venivano proiettate, riguardanti i primi allestimenti del museo e il suo patrimonio di testimonianze di vita e di lavoro delle passate generazioni.
(Ferdinando Bonora)
Ho incontrato don Lagomarsini oltre trent'anni fa a Cassego e sono rimasto estasiato dalla bellezza della sua iniziativa. Concordo in pieno con lui riguardo all'idea che i bambini sono portatori di idee come gli scienziati nel momento in cui affrontano problemi nuovi. Scopro ora di nuovo la sua meravigliosa eredità e spero di entrare in contatto con lui di nuovo, perché vorrei scambiare con lui idee per un libro sul costruttivismo.