OLI 340: LETTERE – Elezioni, Doria e le donne
Cara Oli,
sono appena tornata dall’incontro di ieri sera, 23 aprile, allo Zenzero con le candidate che sostengono Marco Doria. Voglio condividere con voi l’emozione e la felicità provata per un avvenimento che potrebbe diventare una chiave di volta nella politica, almeno nella nostra città, se si riuscirà a tener fede alle intenzioni. Ho visto donne giovani e meno giovani che si presentavano, dicevano quello che le aveva mosse a candidarsi, con semplicità. Parlavano dei figli che avevano, del lavoro che facevano, delle tante cose che riuscivano a tenere insieme nelle loro vite. Atmosfera attenta e rilassata, salvo qualche sollecitazione (sacrosanta!) da parte delle facilitatrici e dal pubblico (“ricordate: siete consigliere e non consiglieri!!”, “Se riuscite a mantenere i contatti con noi, con questa rete di donne, sarete più forti voi stesse!”). Bello, molto bello.
Pensate: se queste donne, quelle che saranno elette manterranno un legame con i bisogni e le aspirazioni delle donne e se questo si riflettesse, anche in minima parte nelle politiche della città, sarebbe una vittoria della democrazia partecipata.
Non democrazia diretta (troppa grazia, Sant’Antonio!) non democrazia rappresentativa (emmu zà dêto), ma un modo di essere incluse in certa misura nelle politiche istituzionali.
Raggiungere una presenza paritaria nei Consigli e possibilmente nelle Giunte è un obiettivo importante, e forse oggi, dando la propria preferenza a una donna, è a portata di mano.
Il 27 aprile alle 16.30 in Largo Pertini la Rete di Donne per la Politica ha invitato tutte le candidate delle liste che sostengono la candidatura a Sindaco di Marco Doria nelle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio ad un incontro con cittadine e cittadini.
Gli obiettivi che abbiamo individuato sono: il mantenimento ed efficace sostegno ai Centri Antiviolenza; la creazione di una struttura permanente ed adeguata per gli incontri e le iniziative femminili e femministe dove avviare anche un percorso di partecipazione permanente tra Amministrazione pubblica ed associazioni di donne; il rafforzamento degli strumenti istituzionali contro le discriminazioni di genere e contrasto a messaggi e pubblicità lesive della dignità delle donne; l’adozione del Bilancio di Genere, come strumento per garantire uno sviluppo paritario.
(Francesca Dagnino)