OLI 344: LETTERE – Caro Marco
Caro Marco,
qualche pensiero immaginando la città che andrai a governare.
Se arrivi in cima a via Serra potrai vedere che a distanza di pochi centimetri uno dall’altro vi sono due targhe di marmo con scritto ‘ VIA SERRA’.
Di sicuro sono due costi, di sicuro sono due i tempi di montaggio, di sicuro non è ad alcuno venuto in mente che forse sarebbe bastato un poco di smalto per rinfrescare la scritta della prima targa.
Poco più avanti salita della Misericordia chiusa da anni .
L’interesse di pochi è costato e sta costando disagi a molti.
Il primo tratto, è in ordine e pulito e serve l’accesso al Tennis Club, il successivo, se pur non esattamente concesso, serve d’accesso a tossici e disperati.
Sarebbe un sogno poterla ancora utilizzare come comoda scorciatoia, facile anche per passeggini per bimbi e sedie per invalidi.
Poi il problema dei mezzi pubblici in città.
Quando nevica, o a causa di altre forze maggiori, è possibile attraversare la città da Nervi a Sampierdarena in pochi minuti.
Già, perché quando nevica le auto private non vi sono.
Sicuramente sarebbe all’inizio scelta impopolare, ma se la città venisse inibita al traffico privato…
Ti ricordi come è insorta quando è stato deciso di pedonalizzare via San Vincenzo, via San Lorenzo o Via Cairoli? Ed ora pensi che qualcuno vorrebbe tornare indietro su queste scelte?
La città che andrai a governare ha necessità di scelte coraggiose che ci permettano di tornare a sentire questa, come la nostra città.
Ha bisogno di un governo agito con buon senso, di buon senso che torni ad essere senso comune.
Ti auguro buon lavoro,
(Maria Profumo)