OLI 344: CITTA’ – Palazzo Ducale, quando va in scena il sogno
Domenica 20 maggio: nel salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova, il Teatro Tascabile di Bergamo (TTB) mette in scena “Valse”, spettacolo di strada in cui quattro donne e quattro uomini su trampoli ballano con la musica di Strauss e Puccini. Il TTB, fondato nel 1972 da Renzo Vescovi, ha un ricco repertorio, articolato tra teatro di sala, spettacoli di strada, progetti per le scuole, al suo attivo vanta numerose tournée in Italia e nel mondo. Queste informazioni, tratte dal sito del TTB, non rendono però assolutamente merito ad uno spettacolo come “Valse”, né tantomeno possono restituire la magica e poetica atmosfera che ha conquistato domenica il pubblico di Palazzo Ducale. Nel salone del Maggior Consiglio lo spazio è in gran parte tenuto vuoto, destinato agli attori-danzatori della compagnia, mentre il folto pubblico, seduto, in piedi, a terra, accalca l’esigua porzione rimasta: inizia la musica, otto “giocolieri” fanno il loro ingresso, poco di meno di quattro metri di altezza ciascuno, figure deformate dalla vita in giù, gli abiti da sera nascondono i trampoli arrivando quasi fino a terra, ad altezza “umana”, dove altri due attori della compagnia, un maestro di cerimonia ed una fanciulla con un enorme palloncino, costituiscono quasi un trait d’union tra noi e loro: lassù va in scena un ballo, si balla, si scherza, ci si ubriaca, si cambia partner, il tutto con movimenti ora flessuosi ora acrobatici che metterebbero in difficoltà molti dei nostri “normali” arti inferiori, dotati di banali calzature, magari firmate.
All’improvviso, un lieve imprevisto, la fanciulla col palloncino scivola, cade nel mezzo del salone, si rialza immediatamente, non è successo nulla, ma la caduta pare accrescere la distanza tra il cielo e la terra, solo un “umano” può inciampare, lassù resta l’eleganza irreale dei ballerini, i profili stagliati contro il soffitto del salone. Un amico, all’uscita, li definirà “trampolieri”, termine suggestivo, che ben definisce gli artisti che domenica ci hanno regalato un sogno.
(Ivo Ruello, foto internet)