OLI 388: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale
Glenn Greenwald, il crollo di credibilità e la non obbiettività dei media occidentali
“Il crollo di credibilità dei media deriva, più che dalla parzialità ideologica, da come aiutano il governo degli Stati Uniti a diffondere falsità che hanno portato alla guerra in Iraq e, più in generale, ad un servilismo lampante nei confronti del potere politico.” Leggete tutte le sette pagine di corrispondenza online tra Glenn Greenwald e Bill Keller del New York Times, leggete tutto quello che scrive Greenwald. http://www.nytimes.com/2013/10/28/opinion/a-conversation-in-lieu-of-a-column.html?pagewanted=1&_r=4&hp
Suu Kyi, le daresti ancora il Nobel per la “pace”?
L’articolo del Telegraph del 24 ottobre 2013 parla dell’atteggiamento ambiguo di Miss Suu Kyi verso la violenza contro le minoranza musulmana birmana che rischia di offuscare la sua reputazione. “Le sue parole sul programma Today di ieri erano profondamente deludenti. La signorina Suu Kyi ha cercato di spiegare la violenza collettiva, che ha costretto 140.000 musulmani ad abbandonare le loro case, come un prodotto della “paura” della maggioranza buddista. Più stridente di tutto era la sua risposta alla semplice domanda: “Condanni la violenza antimusulmana”, lei rispose: “Condanno qualsiasi movimento che si basa su l’odio e l’estremismo.” Quando un premio Nobel non può rispondere a questa domanda particolare con un dritto “Sì”, abbiamo il diritto di sentirci sgomenti.” http://www.telegraph.co.uk/comment/telegraph-view/10402311/Suu-Kyi-lets-us-down.html
La condotta di Obama, un altro Nobel per la “pace”!
“Vogliamo capire perché una nonna di 67 anni rappresentava una minaccia per uno dei paesi più potenti del mondo. Vogliamo capire come potrebbero nove bambini, alcuni di loro giocando nei campi, altri appena tornati da scuola, avere minacciato la sicurezza di coloro che vivono in un continente ad un oceano di distanza”. http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/25/president-us-assassinated-mother
Lo spettro del razzismo si aggira per l’Europa. Quali significati e valori ci insegnano esattamente quando, almeno due volte all’anno, celebrano la memoria degli orrori nazisti?
“In Irlanda – un paese con un record vergognoso di ostilità nei confronti di nomadi – una bambina di sette anni ed un bambino di due anni, sono stati strappati dalle loro famiglie, pur avendo i certificati di nascita e passaporti in perfetto stato. In Serbia, gli skinheads hanno cercato di portare via un bambino rom biondo dai suoi genitori. In Gran Bretagna, le emittenti e giornali hanno riscaldato gli animi dando notizie allarmistiche e, con minima evidenza, alimentando il fuoco della vita infernale delle famiglie dei bambini scomparsi, come Madeleine McCann.” (..) In Italia, dove i teppisti hanno attaccato i loro campi cinque anni fa, dove il primo ministro ha risposto nel modo più razzista, ordinando di prendere le impronte digitali di tutti i 150.000 Rom, e dove dell’acido è stato lanciata contro una madre e suo figlio all’inizio di questo mese. Nella Repubblica Ceca , i gruppi per i diritti umani hanno chiesto misure per proteggere i Rom dalle violenze e le intimidazioni dopo i disordini di questa estate. In Slovacchia, essi vengono segregati dietro imponenti pareti, un eco inquietante della storia lugubre recente”. http://www.independent.co.uk/voices/comment/the-grim-history-of-the-roma-is-no-fairy-tale-8906270.html
Tra i profughi nella periferia di Roma
“” Vivere qui è molto difficile, non abbiamo niente”, ha detto Ahmed dalla Somalia, 27, che ha tentato di iniziare una nuova vita in Norvegia e in Svezia ma è stato rimandato due volte. (…) “La vita era migliore quando ho vissuto in Libia sotto Gheddafi di quanto lo sia in Italia oggi”, ha detto Ahmed, che ha un lavoro occasionale nello scarico merci”. http://www.thelocal.it/20131024/life-was-better-when-i-lived-under-qaddafi
Glenn Greenwald ed i “difensori” della libertà di stampa
“Il direttore della NSA, il generale Keith Alexander, ha chiesto giovedì di fermare la copertura che i giornali di tutto il mondo stanno facendo su questo sistema di sorveglianza segreta.” http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/25/europe-erupts-nsa-spying-chief-government
Immaginate le reazioni dei media se fosse stato un miliardario musulmano ad invitare alla distruzione di un paese occidentale.
“Il proprietario di Casino, il miliardario Sheldon Adelson, ha detto a una folla di Yeshiva University di New York, martedì, che l’unica tattica di negoziazione con l’Iran sarebbe quella di sparare un missile nucleare nel paese e minacciare di spazzare via l’intera popolazione di Teheran, la capitale della nazione.” http://www.huffingtonpost.com/2013/10/23/sheldon-adelson-nuke-iran_n_4150237.html
La democrazia in Medio Oriente non rientra negli obbiettivi USA
“Gli Stati Uniti hanno al massimo tre interessi strategici in Medio Oriente. In primo luogo, vogliamo che il petrolio e il gas del Golfo Persico continui a fluire verso i mercati mondiali (..) una grave interruzione di fornitura di energia dal Golfo farebbe aumentare i prezzi mondiali e farebbe male ad una economia globale ancora fragile. In secondo luogo, vogliamo scoraggiare i paesi del Medio Oriente di sviluppare Armi di Distruzione di Massa , e in particolare armi nucleari. Sarebbe stato meglio che gli Stati Uniti avessero fatto di più per impedire ad Israele di ottenere la bomba (..). In terzo luogo, vorremmo ridurre la violenza estremista che proviene da questa regione, in forma di terrorismo. (Questa minaccia è di solito esagerata, a mio avviso, ma non è certo inesistente.)” http://walt.foreignpolicy.com/posts/2013/10/25/playing_hard_to_get_in_the_middle_east
(Saleh Zaghloul)