OLI 392: ESTERI – Voci dalla stampa internazionale

Una soldatessa dei marines è stata violentata. “Il suo comandante ha detto che se lo meritava in quanto indossava pantaloncini da corsa.”
Adam Mordochai racconta su UPWORTHY del 21 novembre 2013 la storia della soldatessa americana Ariana Klay: “è stata violentata dai suoi compagni marines. Ciò che è seguìto è stato uno spettacolo dell’orrore dove è stata intimidita dai suoi superiori, maliziosamente molestata, e vittima ancora una volta dal braccio militare nel quale si era offerta di servire volontariamente.”

www.upworthy.com

Leggeri “sensi di colpa” sionisti

Leon Wieseltier sul New York Times del 21 novembre 2013 fa una recinzione del libro di Ary Shavit, giornalista israeliano di Haarez, La mia terra promessa, il trionfo e la tragedia di Israele: “egli sostiene che il sionismo era storicamente miracoloso e  al contempo storicamente colpevole. “Fin dall’inizio, il sionismo ha pattinato sul ghiaccio sottile”: C’era un altro popolo che viveva nella stessa terra. “Il miracolo si basa sulla negazione”, sottolinea senza mezzi termini. “ i Bulldozer hanno raso al suolo villaggi palestinesi, le autorizzazioni hanno confiscato la terra palestinese, le leggi hanno revocato la cittadinanza ai palestinesi ed hanno annullato la loro patria.” La narrazione di Shavit del massacro e la cacciata degli arabi di Lydda da parte delle forze israeliane nella guerra del 1948 è un tour de force nauseante, anche se non è, a suo parere, tutto quello che bisogna sapere sulla guerra o il paese. “La scelta è dura, dichiara senza battere ciglio: “O respingere il sionismo a causa di Lydda, o accettare il sionismo insieme a Lydda.”
Lydda (città dove sono nati mio nonno e mio padre) non era che uno dei tanti massacri compiuti dai sionisti e la cosa strana è che queste persone che scrivono sul New York Times e Haaretz abbiano scelto di non rifiutare il sionismo ma di accettarlo con tutti i suoi massacri e tutte le sue atrocità.”

Il lato oscuro di Hollywood: “Produttore di Hollywood rivela la sua doppia vita come un trafficante di armi e spia israeliana”

Marie-Louise Olson sul Daily Mail del 22 novembre scrive di Arnon Milchan, il produttore israeliano di grandi successi tra cui Fight Club e Pretty Woman, il quale ha rivelato per la prima volta “il suo coinvolgimento negli affari clandestini per acquisire armi per Israele e il suo lavoro per la promozione del presunto programma nucleare del paese.”
www.dailymail.co.uk

Hamid Karzai insiste che gli Stati Uniti non debbano interferire nelle elezioni afghane.

Rod Norland del New York Times scrive 23 novembre 2013 del presidente afghano Hamid Karzai che prima di firmare l’accordo di sicurezza con gli USA vuole che “le forze americane smettano le incursioni nelle case afghane, che contribuiscano a promuovere i colloqui di pace e che non interferiscano nelle elezioni”.
www.nytimes.com

“La NSA ha infettato 50.000 computer”

NRC “Gli attacchi informatici NSA sono eseguiti da un dipartimento speciale chiamato TAO. Fonti pubbliche hanno detto che questo reparto impiega più di un migliaio di hacker.”

I massacri israeliani contro i civili palestinesi nel 1948 al “Teatro J” di Washington

Perter Marks scrive sul Washington Post del 21 novembre della protesta di alcuni membri della comunità ebraica di Washington per la programmazione al teatro della stessa comunità della “storia romanzata di Lerner sull’uccisione di abitanti palestinesi dai soldati israeliani durante la guerra arabo-israeliana del 1948” .
www.washingtonpost.com

L’accordo USA con l’Iran non è nell’interesse di Arabia Saudita

Il New York Times del 22 novembre 2013 scrive del negoziato con l’Iran e dell’opinione di R. Nicholas Burns, ex sottosegretario di Stato USA che ha organizzato le prime sanzioni contro l’Iran durante l’amministrazione Bush: “è nell’interesse nazionale americano fare questo lavoro di negoziazione. Se non è nell’interesse di Israele o nell’interesse dell’Arabia Saudita, così sia.”
www.nytimes.com

“Se gli israeliani diventano protettori e difensori dei paesi musulmani sunniti”.

David Ignatius opinionista del Washington Post (23 novembre 2013), parla dell’alleanza di fatto tra Israele ed Arabia Saudita contro l’Iran (Islam Sciita) dicendo che Israele è diventato il difensore dei paesi musulmani sunniti. Arabia Saudita, al Qaeda, i Fratelli Musulmani, Hamas sono fra quelli che appartengono all’Islam sunnita.
www.washingtonpost.com

(Saleh Zaghloul)