Città invisibili/2. Non solo minorenni nelle baby-gang

Le babygang –domandiamo ancora alla nostra guida nella città invisibile– nascono spontaneamente?


R: Spesso nascono per impulso da altre città (Milano, ad esempio), come una sorta di filiale.
D: All’interno di esse esiste una gerarchia?
R: Esiste ma non è troppo strutturata. Ad esempio, i proventi di una rapina vengono spartiti tra chi l’ha compiuta, non vengono riportati ad una “autorità” e ridivisi.
D: Quali sono in genere i reati per cui siete chiamati ad intervenire, riguardo alle babygang?
R: Per la maggior parte dei casi si tratta di aggressione a scopo di rapina. Esistono casi di spaccio, piccoli furti e danneggiamenti.. Frequentemente i ragazzi delle gang hanno con sé armi da taglio.
D: Dove vengono portati, una volta fermati?
R: Nel caso di minori, se non si trova nessun familiare a cui affidarli, vengono condotti nei centri di prima accoglienza. Comunque il numero degli educatori è largamente insufficiente rispetto a quello dei ragazzi, che spesso riescono a sottrarsi alla custodia dopo poche ore.
D: Come vengono viste le forze dell’ordine?
R: Sono temute, ma solo in relazione alla possibilità di creare problemi col permesso di soggiorno. Spesso il figlio minorenne di una coppia di lavoratori regolari può rendere precaria la posizione della famiglia (che rischia l’accusa di abbandono di minore)
D: Nell’informazione, i nomi oscillano facilmente: “gang”, “babygang”, “minigang”…Sono così baby, queste gang?
R: L’età va dai 12 ai 30 anni, non si tratta di un gruppo di ragazzini che fa bravate, il fenomeno è più complesso. La terminologia è applicata perché si rifiuta la presenza di questa forma di violenza organizzata. Non si è a New York, dove il fenomeno delle gang è conosciuto e ben noto. Applicando il termine babygang si tenta di minimizzare: vorrebbero che fossero “baby”, ma la realtà delle gang esiste anche a Genova.
Rapporti di filiazione con altre città, estraneità rispetto all’autorappresentazione cittadina, forbice anagrafica più ampia di quanto comunemente si creda: ci sono elementi per complicare il quadro, in attesa di nuove voci dalla città invisibile. Senza mai trascurare l’elemento droga, collante di tante forme di neo o vetero criminalità.
(Eleana Marullo)