OLI 412: LABORATORI – teatrAbile, un gruppo di ascolto e crescita
Di lui avevo scritto un anno fa e ancora nel 2010. Oggi mi parla di un luogo aperto a tutti. Uno spazio di due ore, il mercoledì dalle 17.30 alle 19.30, al quale guardare “con sollievo”.
Davide Tolu lo racconta come un momento in cui divertirsi, rilassarsi, esprimersi, perché in quello spazio si ha il diritto di farlo. E’ uno spazio protetto: di ascolto.
Si parte il 1° ottobre, al Presidio Socio Sanitario di Genova Quarto, con il laboratorio teatrAbile voluto dalla Asl 3 e dall’Istituto per le Materie e Forme Inconsapevoli, certamente una bella notizia per chi pensa che per uscire dal disagio mentale sia indispensabile agire con gli altri e che l’arte sia il mezzo per favorire l’incontro e cancellare il muro tra chi soffre e chi non soffre. Sarà – mi spiega Davide – un laboratorio in cui si impareranno le tecniche teatrali, lo stare in scena, l’ascolto del corpo, in una chiave piuttosto ludica – lui proviene dal teatro comico – che è estremamente liberatoria e favorisce un accesso alla creatività molto grande. Due ore per affinare anche la propria capacità di ascolto, in un quotidiano dove molti parlano in modo compulsivo e si ascolta poco. Per una persona che vive un disagio questo può diventare un momento davvero importante, racconta Davide, perché la sofferenza ti fa concentrare molto su di te. E’normale, è fisiologico, perché tu stai cercando di combattere questa cosa qui e non vivi nient’altro che la tua sofferenza, invece si può uscire fuori dal proprio dolore, con la possibilità di avere un’identità che non è chiusa dentro la propria pelle ma può allargarsi a un gruppo. Ed è esattamente l’idea di gruppo alla base del progetto. Un nucleo – a partire da otto per arrivare ad un massimo di sedici persone – che comporrà, incontro dopo incontro, una propria soggettività e nel quale i partecipanti decideranno con Davide che strada percorre. No, non sarà un seminario in cui si decide di lavorare su un copione noto, ma trattandosi di un laboratorio che vede al centro le persone e non lo spettacolo, si deciderà successivamente se esprimersi in pubblico o meno.
Per saperne di più www.davidetolu.it
E la locandina accanto
(Giovanna Profumo)