Presepi. Nuovi crociati e docenti visionari

Così attenta a tacere su quello che le conviene, la stampa quotidiana è invece sollecita talvolta nell’enfatizzare notiziole di nessun interesse, salvo farle diventare “notizie”.


Che una professoressa atea e un po’ isterica tolga il Crocefisso dall’aula dove insegna non è questione vitale per la nazione. Così quell’altra notizia di presepi ai quali si voleva rinunciare in nome della par condicio in classi elementari multietniche.
I docenti che si prestano a queste sceneggiate – sono e si considerano sicuramente di sinistra – farebbero bene a ricordare che le loro imprese, grazie alle amplificazioni della stampa, diventano tanti regali per Berlusconi e i suoi accoliti. Si sono infatti subito sentite le dichiarazioni dei nuovi paladini della tradizione cattolica (Lega, AN, FI), coniugate al rammarico generalizzato per le iniziative di sconsiderati docenti finalizzate a distruggere l’antica fede religiosa popolare ecc.
A Genova, quando la Regione espose all’ammirazione del pubblico la statua del Cristo degli abissi restaurato, una fanatica visionaria vide sul petto della scultura il volto di padre Pio e gridò al miracolo. Se nessuno allora, né dalla Curia, né da altrove si fosse mosso, sia pure per una prudenziale verifica di merito e la stampa non avesse suonato a lungo la grancassa, non si sarebbe offerto all’assessore Plinio il pretesto per dichiarare che Padre Pio era di destra (cioé dalla sua). E ve lo raccomando il carisma del Frate! Volete mettere al confronto quello di Fassino o di Dalema?
(G.M.)