Città – Il lusso proibito di una colazione al bar
Il caffè ha aperto recentemente in un vicolo del centro, attiguo a Strada Nuova. L’atmosfera è sobria ma accogliente. Sedie imbottite con braccioli, tavolini abbelliti da tovagliette dai colori tenui. Sala affrescata che invita alla lettura e al chiacchiericcio a bassa voce. A vederla dalle vetrine ci si intristisce un po’ a vederla sempre vuota. E’ strano perché, dal vicolo buio, pare accogliente e calda. Diversa.
Lei ci entra una mattina e decide con suo figlio di fare colazione. Colazione seduti, rubando al quotidiano il tempo che non offre mai. Nel dettaglio l’ordinazione presenta: un caffè, una cioccolata calda, un croissant, una mini brioche – di quelle che sembrano pasticcini – un bicchier d’acqua. Per un ammontare di portate pari a Euro 5,90. La consegna al tavolo prevede altri Euro 5,00. Totale Euro 10,90 sul palmo della mano. Proprio come la mini brioche. Un euro per ogni pezzo, le spiega il gestore, come i prezzi di Mangini (dal 1876 uno dei più prestigiosi locali di Genova n.d.r.). Poi le mostra, sul tavolo, il prezziario che lei non aveva visto . E che non si era nemmeno premurata di cercare.
Mai rubare il tempo al quotidiano. Tantomeno per sentirsi derubati.
(Giovanna Profumo)