Lettere – Una cattiva strada
Hanno firmato in 1500.
Hanno spedito le loro mail da tutt’Italia ma anche da New York o dall’Australia.
Hanno fatto sentire il loro dissenso e, passando parola, hanno reso visibile una petizione nata a Genova con l’intento di dare voce a chi non accetta che una riabilitazione pubblica, concordata fra politici, tolga valore a due condanne definitive per corruzione e per finanziamento illecito dei partiti.
Condanne che non sono state scontate perché il colpevole è sfuggito alla pena dandosi alla latitanza.
Che a Bettino Craxi si intitolino strade, piazze o giardini al suono di una grancassa mediatica che, da settimane, insiste nel chiedere agli italiani di dimenticare le colpe che sono seguite alle “grandi cose che ha saputo realizzare da statista illuminato”, non sembra piacere a tutti.
Le firme che continuano ad arrivare chiedono rispetto per chi non intende vedere sminuite le responsabilità politiche e legali di Craxi e per chi intravvede dietro a questo circo le intenzioni di chi cerca di legittimare i propri comportamenti passati e attuali.
La petizione si chiama “Craxi: una cattiva strada” e chi desidera firmarla può ancora farlo sul sito:
http://www.bruick.it/nostradacraxi/
Le firme saranno consegnate al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al sindaco di Milano Letizia Moratti.
(Ginni Gibboni)