Politica – Popolo viola: energie libere in piazza
Nel loro comunicato gli organizzatori del presidio del 30 gennaio in difesa della costituzione hanno ringraziato per la partecipazione “le seguenti associazioni: Circolo Genovese di Libertà e Giustizia, Movimento Decrescita Felice MDF – Circolo di Genova, Legambiente, Sinistra e Libertà della Valbisagno, Giovani Democratici del Medio Ponente, Gli amici di Grillo – Genova gruppo storico 2005, e i consiglieri comunali: Antonio Bruno, Manuela Cappello, Bruno Delpino. E ancora il consigliere provinciale Angelo Spanò, Simone Leoncini di Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani, Roberto Delogu, La comunità di San Benedetto, Sinistra popolare Genova, Antonello Sotgiu e Rita Guglielmetti della CGIL Genova, Verdi”, e gli altri cittadini intervenuti.
Chi era presente davanti alla prefettura ha visto circa trecento persone “presidiare” con le loro forze – un megafono, molti cartelli e il viola – la carta costituzionale. Fa un certo effetto prendere atto che non una carica istituzionale di rilievo sia passata per un saluto. Ma questo è il momento storico con il quale ci si deve confrontare, insieme ad una campagna politica che non ha mostrato, sino ad oggi, grandi slanci, se non la simpatica fotografia su Repubblica (venerdì 29 gennaio ndr) di Lorenzo Basso che stringe la mano a Rosario Monteleone – l’ultimo, dall’alto, incombe – a garanzia che il centrosinistra ligure non fa mancare proprio nulla a suoi elettori. Tanto meno all’Udc che, “dicono i più informati”, oltre ad un posto da assessore in regione “potrebbe contare anche su un assessorato nella giunta Vincenzi”.
Il senso di realtà suggerisce di fare un passo indietro per guardare ai fatti così come si prospettano. C’erano iscritti al Pd in quella piazza, ma apparivano come anime perse, prive di identità politica.
Unica appartenenza accertata quella al popolo viola, insieme di energie libere, ricca riserva indiana come tante ne produce il paese. Da otto anni.
Tuttavia nulla è perso. Bucchi aiuta ad interpretare il complesso con la sua vignetta del 27 gennaio su Repubblica. Parafrasando l’ultima pellicola di Cameron disegna un paio di occhiali e scrive: “Avotar – chiedete gli occhialetti per vedere i democratici in rilievo”.
Forse, prima delle elezioni, qualcuno ne vorrà fare omaggio.
(g.p.)